ebook di Fulvio Romano

sabato 28 ottobre 2017

La paura del governo per l’ordine pubblico e lo spettro della doppia legalità

LA STAMPA

Esteri


Che validità ha il voto del parlamento catalano? Dal punto di vista della legalità spagnola nessuna. La risoluzione si basa sui risultati di un referendum illegale e la stessa votazione sarà sicuramente annullata dal Tribunale costituzionale nelle prossime ore. Puigdemont rischia il carcere? Sì e non solo lui. Il capo della Generalitat (destituito) si potrebbe essere macchiato del reato di “ribellione”, pena massima 25 anni. Le procure sono già al lavoro. Rischiano anche i membri del suo governo e i parlamentari, anche se la mossa del voto segreto mette in difficoltà i giudici. Come ha reagito Rajoy? Il premier spagnolo ha destituito ieri sera Puigdemont e tutto il governo catalano. Sciolto anche il parlamento di Barcellona. La Catalogna tornerà al voto, secondo il governo, il prossimo 21 dicembre.Quando dovrà lasciare l’incarico Puigdemont? Non appena il decreto di rimozione sarà pubblicato sulla gazzetta ufficiale spagnola e se continuerà ad esercitare le sue funzioni sarà anche accusato di usurpazione di potere. Si potranno presentare i partiti indipendentisti alle prossime elezioni? La legge spagnola parla chiaro: solo i partiti che appoggiano il terrorismo sono considerati illegali. Quindi non c’è nessuna preclusione. Ma alcuni esponenti del partito di Rajoy dicono esplicitamente che dovranno partecipare solo i movimenti che riconoscono la costituzione. Un modo per escludere i secessionisti. Per farlo andrebbe cambiata la legge. Quali sono i rischi maggiori per l’ordine pubblico? Metà della popolazione catalana non riconosce lo scioglimento delle cariche della Generalitat operata da Madrid. Esiste il rischio di una doppia legittimità. I funzionari e i dirigenti non lasceranno di proposito i loro uffici. A Madrid si teme per la reazione della piazza davanti alla rimozione fisica di Puigdemont dal Palau della Generalitat (che ieri è stato circondato da indipendentisti in festa): «Come lo cacciamo?», ci si chiede nella capitale. L’ala dura del movimento lo ha già detto chiaramente: «Bisogna difendere le nostre istituzioni».  Come si gestirà l’ordine? In Catalogna sono stati inviati, da un mese ormai, molte migliaia di poliziotti spagnoli. Per ora le manifestazioni sono state completamente pacifiche, ma il «ripristino della legalità costituzionale» sarà complicatissimo. Quali altre cariche sono state destituite? Il governo spagnolo ha cacciato anche il direttore generale dei Mossos (non Trapero), i delegati del governo catalano a Madrid e Bruxelles. Verranno chiuse anche le “ambasciate” catalane aperte in questi anni nel mondo, Roma compresa. Il governo spagnolo ha sempre criticate le attività politiche di questi uffici. Da chi verrà sostituito Puigdemont? A quanto pare non ci sarà un prefetto mandato a Barcellona, ma ogni ministero spagnolo dovrà guidare i rispettivi uffici che si troveranno senza vertici. [f. oli.]

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