Italia
«Chi parla di un flop è un rosicone», chiosa alle cinque di sera su Fb Roberto Maroni. Sarà. Ma di certo la gioiosa macchina da guerra elettorale lombarda si è arenata all’ultimo miglio. I numeri definitivi sono arrivati soltanto alle 19 di ieri sera (38,2%), a 20 ore dalla chiusura dei seggi. Un record negativo assoluto. Il sistema di voto elettronico usato per la prima volta in Lombardia (costato 50 milioni) è inciampato in ritardi, percentuali contraddittorie e dati imprecisi. Il risultato è un solco tra l’urna digitale e la burocrazia umana. L’imbuto si è creato alla consegna delle chiavette Usb negli uffici elettorali tenendo in ostaggio gli scrutatori anche oltre le 4 del mattino. Perché oltre alle chiavette hanno dovuto consegnare anche i tablet e a ricevere c’era di solito solo una persona.