ebook di Fulvio Romano

mercoledì 25 ottobre 2017

il dossier migranti Oltre 200 mila nuovi italiani Aumentano le nozze miste

LA STAMPA

Esteri


Se da una parte, in Italia, c’è una resistenza nell’accettare i migranti, dall’altra invece - a leggere i dati dell’ultimo Dossier statistico immigrazione 2017 a cura del Centro Studi e Ricerche Idos, che verrà presentato giovedì - ci si imbatte in un attaccamento degli immigrati al nostro Paese e un senso di integrazione. 

Questa sintesi viene tradotta, per esempio, con l’incidenza in percentuale dei titolari di un permesso di soggiorno che riguarda il 63% di tutti i cittadini non comunitari, le nuove 69.379 nascite nel 2016 da genitori stranieri, i 103.500 nuovi permessi per motivi familiari, insieme ai 17.691 matrimoni misti. E ancora - altro dato di stabilizzazione dei migranti nel nostro Paese - è l’importante numero di acquisizioni della cittadinanza con 201.591 nuovi italiani. 

Sotto la voce immigrazione c’è oggi il numero «5.047.028» che racconta una complessità di storie del cambiamento del nostro Paese. Un numero che vede un aumento di appena 20.875 persone rispetto al 2015, proprio per i valori di stabilizzazione, quali l’acquisizione della cittadinanza, come si spiega nel Dossier. Insomma alla faccia dell’invasione.

A questi si aggiungono i dati sull’occupazione. Seppur questo mercato non è ancora soddisfacente, secondo i dati del Dossier, gli occupati con cittadinanza straniera sono aumentati a 2.401.000 (+42.000 unità) con un’incidenza del 10,5% sul totale, anche se per oltre due terzi continuano a svolgere professioni non qualificate, mentre i disoccupati stranieri sono leggermente diminuiti, sia in valori assoluti (437.000, cioè 19.000 in meno in un anno) sia in valori percentuali (tasso del 15,4%, quasi il doppio rispetto all’inizio della crisi, mentre per gli italiani è dell’11,2%), ma non nel Mezzogiorno. 

Sempre nel 2015 gli occupati stranieri hanno prodotto una ricchezza di 127 miliardi di euro, che equivale all’8,8% di quella complessiva. Per quanto riguarda l’Irpef, il versamento da parte della forza occupazionale straniera si è attestato a 3,2 miliardi di euro. Interessante poi la crescita continua nell’inserimento bancario. Nel 2015 sono stati 2.515.100 i conti correnti intestati a cittadini immigrati presso banche italiane e BancoPosta. 

Molti dati positivi insomma, e tanti altri presenti in questo Dossier, che cozzano con una forte percezione di un’immigrazione più problematica che vista come risorsa. Diventa dunque chiara l’esigenza da parte dei migranti di una maggiore tutela che si è tradotta in una massiccia iscrizione ai sindacati per le vertenze di lavoro (928.620 iscritti ai sindacati Cgil, Cisl e Uil) e agli altri istituti di patronato per l’assistenza nelle pratiche previdenziali. Insomma, è tra la percezione e la realtà che si inserisce il difficile processo di integrazione dei migranti. E per ora è un cantiere ancora aperto.

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karima moual


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