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venerdì 27 ottobre 2017

No all'amianto in Val Gesso: Bruxelles sostiene il no alla discarica d’amianto

LA STAMPA

Cuneo

Roaschia, il Parlamento europeo ha accolto la petizione


Il Parlamento europeo ha accolto la petizione contro il possibile insediamento di una discarica di amianto a Roaschia e l’ha inoltrata alla Commissione Ue. Bruxelles, nei prossimi tre mesi, acquisirà da tutti gli enti competenti la documentazione necessaria per la discussione in aula, che avverrà a inizio 2018.

Il «caso Roaschia» è nato in seguito allo studio approvato a febbraio dalla Regione che mappa ex cave o miniere inattive da utilizzare come possibili discariche per lo smaltimento amianto. 

Nella Granda sono 179 i siti idonei e in particolare Roaschia. Di qui la mobilitazione del Comune della val Gesso, Parco Alpi Marittime e associazioni ambientaliste. Fino ad arrivare alla petizione presentata al Parlamento Ue dall’eurodeputato Alberto Cirio: «Il fatto che sia stata accolta ci fa ben sperare, perché testimonia la fondatezza delle nostre preoccupazioni. Il futuro dei piccoli centri di montagna è il turismo. Davvero vogliamo candidare queste montagne a Patrimonio Unesco e allo stesso tempo ipotizzare una discarica?». Per sottoscrivere la petizione occorre andare sul sito del Parlamento europeo e registrarsi. La parola chiave da inserire è «Cirio», petizione n. 0327/2017

Appello del sindaco

«Aiutateci a sostenere la petizione - è l’appello del sindaco di Roaschia, Bruno Viale -. Ci viene detto di stare tranquilli, ma se un privato richiedesse l’attivazione della Conferenza dei Servizi e questa dovesse decidere a maggioranza per la discarica, dalle verifiche fatte dal nostro studio legale, il Comune non avrebbe potere per opporsi e in nome della pubblica utilità, potrebbero procedere all’esposizione dei terreni».

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