ebook di Fulvio Romano

sabato 21 ottobre 2017

Torrenti e bacini d’alta montagna ai minimi storici

LA STAMPA

Cuneo


Soccorse le trote “a corto d’acqua”

nel Parco delle Alpi Marittime 

«Anche i pesci aspettano la pioggia». Così riporta online la pagina ufficiale del Parco delle Alpi Marittime, per spiegare l’intervento di salvataggio di trote e trotelle nel rio di Moncolomb, al Piano del Rasur, sopra San Giacomo di Entracque, in valle Gesso. La carenza di precipitazioni ha causato una drastica riduzione di portata del corso d’acqua e lo scorrimento del rio in subalveo sotto le pietre per lunghi tratti. Risultato: una morìa di pesci nelle poche pozzanghere rimaste. Per limitare i danni, l’altro giorno due guardaparco dell’area protetta (James Beauchamp e Mauro Fissore, che è anche responsabile del servizio di vigilanza), «armati» con un retino da pesca, hanno catturato e trasferito le trote vive a monte, dove il rio Moncolomb è in migliori condizioni.

Il «ritiro» dei ghiacciai

Ad alimentarlo è il ghiacciaio del Clapier, sull’omonimo monte (3.045 metri di quota) al confine tra Italia e Francia, che ha subito nel tempo una progressiva riduzione, quest’anno più marcata. La siccità ha complicato anche la situazione dei laghi alpini e dei grandi bacini idroelettrici nelle vallate del Cuneese. Emblematica l’immagine del lago naturale del Brocan, a duemila metri, nelle vicinanze del rifugio Genova-Figari e della diga del Chiotas. Anch’esso alimentato dalla fusione della neve e dalle valanghe che si staccano dai tanti valloni sovrastanti, è sempre stato uno dei laghi più belli ed importanti della valle Gesso (10 metri di profondità, 100 mila metri quadri di superficie). Oggi appare praticamente vuoto: «Non restano che due ’’occhi’’ inespressivi - riporta il Parco su Facebook - e una “bocca” che sembra una smorfia».

Va un po’ meglio ai laghi delle Rovine, della Sella e del Vej del Bouc, mentre risultano decisamente bassi i livelli dei bacini artificiali del Chiotas (la capacità è di 27 milioni di metri cubi d’acqua) e della Piastra, anche se dall’Enel fanno sapere che «le situazioni sono in linea con quelle registrate nello stesso periodo dell’anno scorso» e che «i rilasci nel torrente sono concordati con l’Autorità di bacino e i Consorzi irrigui».

In valle Maira, a Canosio, resiste il lago della Meja sotto l’omonima Rocca. In valle Stura, a Vinadio, si è ridotto il laghetto di balneazione al Forte Albertino, a causa della sorgente che ha dimezzato la portata da 40 a 20 litri al secondo. «Nessun problema, invece, al lago di Sant’Anna - dice il sindaco, Angelo Giverso -, perché alimentato da una sorgente sotterranea. Non risultano criticità neanche ai laghi Aver e Malinvern nel vallone di Riofreddo».

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matteo borgetto