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sabato 7 ottobre 2017

“Più autonomia o diventiamo lombardi”

LA STAMPA

Italia

E il Piemonte orientale minaccia: 

“Più autonomia o diventiamo lombardi”

Novara e Verbano Cusio Ossola: snobbati dalla Regione

Staccare le province di Novara e del Verbano Cusio Ossola dal Piemonte e passare con la Lombardia. L’idea riemerge spesso: l’aveva lanciata nel 2012 l’allora presidente della Provincia di Novara Diego Sozzani, nel 2014 l’avevano rispolverata il commissario provinciale della Lega, Luca Bona, e il vicepresidente della Provincia del Vco, Alberto Preioni. Il 27 settembre se n’è tornato a parlare a Domodossola con l’ex senatore Valter Zanetta e Roberto Rosso, esponenti del partito di Fitto. Ma nel Novarese non si scalpita per passare con la Lombardia. Al massimo è una sorta di «piano B», sostiene l’ex governatore Roberto Cota, intervenuto ieri a Novara in un incontro dal titolo “Referendum per l’autonomia anche in Piemonte?”. «L’autonomia è il nostro primo obiettivo - dice - e la risposta attesa da una parte di territorio che si sente senza rappresentanza e lontana da una Regione torino centrica. Capisco però che se il Piemonte non fa nulla la gente chieda di passare con la Lombardia».

Sulla stessa linea è Alessandro Canelli, sindaco leghista di Novara, città a 50 chilometri e 40 minuti di treno da Milano: «Tutto ciò che va nella direzione di rendere un territorio autonomo nella gestione delle risorse è positivo, ma bisogna essere realisti. Il distacco mi sembra un percorso un po’ complicato, utopico. La strada maestra è ottenere maggiori spazi di autonomia. Sono tra i promotori del comitato “Piemonte autonomo” per promuovere il percorso che renda possibile il referendum approvando il regolamento attuativo».

Ancor più perplesso è un sindaco «di frontiera» come Federico Binatti di Trecate: «In Regione contiamo poco. La vera battaglia è eleggere persone che ci rappresentino. La Lombardia è un modello vincente dal quale prendere spunto su tanti temi. Anche restando in Piemonte».

Decisamente contrario è Fabio Ravanelli, novarese, presidente di Confindustria Piemonte: «Per gli imprenditori non cambierebbe nulla. Questi territori sono Piemonte fin dall’Unità d’Italia. Sarebbe un’avventura in cui non vedo vantaggi. È più utile ragionare sulle macroregioni per aumentare la coesione tra Piemonte, Lombardia e Liguria».

Intanto va nella direzione opposta alla «secessione» dal Piemonte l’incontro con Maroni chiesto dal consigliere provinciale di minoranza del Vco, Rino Porini. Martedì, insieme ai colleghi capigruppo e al presidente Stefano Costa (Pd), sarà ricevuto da Maroni. Tema: capire cosa e quanto Milano ha concesso a Sondrio, Provincia che ha ottenuto la stessa «autonomia montana» del Vco. «Peccato che a noi, nei fatti, il Piemonte non abbia dato nulla - sostiene Porini - neppure quei canoni idrici per lo sfruttamento idroelettrico che sarebbero sufficienti per non rischiare ogni anno il fallimento».

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claudio bressani


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