ebook di Fulvio Romano

venerdì 6 ottobre 2017

La lezione di stile di Piqué ( Tardelli)

LA STAMPA

Sport

Idee forti ma rispettose

La lezione di stile di Piqué

F ischiato e insultato sui social durante l’allenamento ad Alicante Gerard Piqué perché schierato per l’indipendenza della Catalogna, il difensore del Barça e campione della nazionale spagnola ha deciso: «resto per combattere».

Caro Gerard, so che per Te sono giorni tristi e pieni di dolore. Gli insulti e i fischi, sai, appartengono alla miseria morale di chi li utilizza, passano presto e non lasciano segno in gente come te: lucida, determinata, consapevole. Hai fatto una scelta netta, ti sei schierato dalla parte della Indipendenza della Catalogna, sei andato a votare per il Referendum, hai mostrato chiaramente il tuo pensiero (sarà il tempo a dirci se giusto o meno) e di questo devi essere orgoglioso: prima ancora di essere calciatori, campioni, atleti di squadra siamo uomini ed abbiamo il diritto di poter avere delle convinzioni sui temi della vita e dunque anche della politica. 

So che, nei momenti più difficili di questi giorni, sei stato tentato di lasciare la Nazionale, dove sono spuntati atteggiamenti controversi, distinguo e presa di distanze non necessarie (vedi Ramos che dal mio punto di vista non si è comportato come un capitano dovrebbe). Tu hai lottato per la Tua Nazionale con onore e con cuore aperto: mollare, proprio come dici, avrebbe significato dar ragione a quella minoranza che fischia e insulta.

Anch’io nella mia lunga carriera ho «collezionato» anche fischi sonori (ma anche tanti scroscianti applausi) e capisco il tuo disappunto e perfino il tuo dolore. E anche oggi, negli stadi, un po’ ovunque, si sentono cori razzisti e rabbia ringhiosa nei confronti di giocatori, specie se sono di colore. Un brutto segno dei tempi, purtroppo. Una malattia da curare. 

Hai detto bene: «Questa squadra per me è come una famiglia». E sei rimasto al tuo posto. Una lezione di sincerità e di compostezza sportiva esemplari.

Il calcio è uno sport che deve unire, non dividere. Fornire esempi di correttezza, di lealtà, di grande agonismo. Non deve mischiarsi con la politica, anzi deve tenersene lontano. Voglio dire: la politica della piazza e dei giochi di potere. Avere delle idee, pacificamente espresse, rispettose degli altri, è tutt’altra cosa e tu a questo comportamento hai ispirato i tuoi gesti. Lopetegui, il tuo ct, ha sintetizzato bene: la politica lasciamola a casa. Le idee, quelle sane e democratiche, portiamole nel cuore. E tu lo stai facendo regalandoci, nella sofferenza, una lezione di stile. 

Grazie Gerard, 

tuo Marco Tardelli 

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Marco Tardelli


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