ebook di Fulvio Romano

mercoledì 11 ottobre 2017

Stop ai Tir in val Roya, scattano le multe

LA STAMPA

Cuneo

I cantieri del Tenda bis riprenderanno entro tre settimane


Da domani in vigore l’ordinanza nei 5 paesi, da stabilire l’importo delle sanzioni

Scontro istituzionale in Francia per il divieto ai Tir in valle Roya (sono in gran parte italiani): i sindaci di Tenda, La Brigue, Saorge, Fontan e Breil installeranno i cartelli domani, rendendo effettiva l’interdizione ai mezzi oltre le 19 tonnellate. La polizia municipale farà multe, ma la gendarmerie potrebbe ignorare il divieto. 

La polemica è emersa ieri in un vertice in Prefettura a Cuneo a porte chiuse per i cronisti: si è discusso di molte questioni che riguardano il valico internazionale tra Cuneese, Liguria e Costa Azzurra. 

Il sindaco di Tenda Jean-Pierre Vassallo ha ribadito l’intenzione di vietare il transito dei Tir: «Il 100% della popolazione è con noi». La viceprefetto di Nizza, Gwenaëlle Chapuis, ha ribattuto: «Per noi l’ordinanza è illegale, ma per ora non illegittima. Chiederemo di non fare multe». 

Stasera una riunione

Stasera i 5 sindaci si incontreranno per stabilire l’importo delle sanzioni. Le speranze degli autotrasportatori piemontesi e liguri erano legate al ricorso della Prefettura di Nizza: ha formalmente due mesi di tempo (l’ordinanza è stata firmata il 1° settembre) e la presenterà a fine mese per avere «più motivazioni e argomenti di fronte al giudice amministrativo», in modo da bloccare l’ordinanza.

Chiesta una mediazione

L’assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco ha chiesto una mediazione sul divieto ai Tir, con deroghe ai mezzi a sevizio delle province di Cuneo e Imperia. Se ne discuterà in sede internazionale: la conferenza intergovernativa del 24 novembre. 

Ieri Anas ha spiegato che i cantieri del Tenda Bis ricominceranno presto: ora ci sono 20 addetti per i lavori propedeutici e la ripresa a pieno regime arriverà entro tre settimane, prima dal lato italiano. Anas ha contestato la relazione del Cerema («Centre d’études et d’expertise sur les risques, l’environnement, la mobilité et l’aménagement») che aveva indotto le autorità francesi, a luglio, a mettere in sicurezza la strada in Francia con un contromuro (la struttura che spanciava sul lato francese era stata definita da Balocco «muro della vergogna»). Per Anas il documento del Cerema ha «presupposti tecnici insufficienti»: ne discuteranno i tecnici dei due Paesi il 24 novembre. 

Inchiesta

Nell’inchiesta Tenda Bis della Procura di Cuneo è parte lesa anche lo Stato francese: le autorità d’Oltralpe pagano il 42% dell’opera, ma appalti e lavori sono stati affidati tutti in Italia. 

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lorenzo boratto


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