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RACCOLTA UVE. SOLO UNA DECINA QUELLI ACCAMPATI
I vendemmiatori dell’Est
per ora disertano Canelli
L’esercito dei vendemmiatori non è ancora arrivato in città. «Lo scorso anno a fine luglio avevamo già più di mille vendemmiatori – ha ricordato il sindaco di Canelli, Marco Gabusi – Quest’anno, a pochi giorni dalla vendemmia, gli accampati in regione Dota sono una decina». Stagione dopo stagione Canelli è diventata il terminal dove bulgari, romeni, e macedoni arrivano in cerca di una «contratto» per la raccolta di frutta e uva. «L’anno scorso, tra bus ed auto private, abbiamo contato circa 1200 vendemmiatori – ha aggiunto Gabusi – Abbiamo cercato di regolare il fenomeno, ma ricordo che Canelli non è Rosarno». Nella città dello spumante ci si può accampare solo su di un piazzale nella zona industriale. «Lì abbiamo installato una doccia e due bagni chimici – ha ricordato il primo cittadino – Niente container, non vogliamo concedere loro troppo confort, così da evitare che si fermino a lungo». In effetti la doccia è solo con acqua fredda, niente corrente elettrica e scarsa illuminazione notturna. «La nostra non è una politica razzista, – ci tiene a precisare Gabusi – crediamo solo che le regole valgano per tutti, il lavoro in vendemmia deve essere alla luce del sole. Basta contratti in nero a stagionali accampati». Proprio per disincentivare il fenomeno il comune, l’anno scorso, aveva pensato a bonus ed incentivi per chi assumeva raccoglitori italiani. «Quest’anno, causa elezioni, non abbiamo avuto il tempo di pubblicare il bando, ma dal prossimo anno torneremo a finanziarlo». Intanto in città si aspettano gli arrivi.: non è escluso che come si inizierà a vendemmiare il moscato i vendemmiatori dell’Est arrivino in cerca di un contratto.
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