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mercoledì 27 agosto 2014

Ailanto cinese, scoiattolo thailandese infestano Acqui Terme

LA STAMPAweb

Alessandria

ACQUI. LA PIANTA «CINESE» PROLIFERA ATTORNO ALL’EX STABILIMENTO CARLO ALBERTO

Un bosco di ailanto cresce

fra gli hotel in abbandono

Il sindaco apre il fronte anti-infestazione coinvolgendo il Demanio

Zona Bagni infestata. Complice l’abbandono di parte degli edifici che una volta erano adibiti a stabilimenti termali, l’ailanto, pianta originaria della Cina, sta invadendo rapidamente gli ex alberghi e le pensioni. La zona più colpita è quella di Borgo Roncaggio, alle spalle dell’ex stabilimento termale del Carlo Alberto.

Proprio sul marciapiede davanti al Carlo Alberto è possibile ammirare esemplari di Ailanto dell’altezza di alcune decine di metri. Che fare? E’ evidente che si deve procedere nel più breve tempo possibile a sradicare le piante: tra le foglie è possibile notare anche numerosi grappoli di semi pronti a diffondersi. Uno degli esempi di «eradicazione» messi in atto in tempi recenti, riguarda la tenuta presidenziale di San Rossore. In provincia l’ailanto ha dato notevoli problemi nella Cittadella di Alessandria dove ha iniziato a crescere anche sui tetti.

In borgo Roncaggio l’ailanto è presente, oltre che nelle immediate dell’ex Carlo Alberto ed ex Terme Militari, anche nel giardino dell’ex pensione Fiorito e rischia di espandersi rapidamente anche all’ex albergo Eden di proprietà delle Terme, mettendo a rischio le piante dello storico parco.

«Nei prossimi giorni, invierò una lettera al demanio per chiedere il taglio delle piante di ailanto davanti all’ex Carlo Alberto, allo stesso tempo effettueremo una mappatura della zona per stabilire l’esatta portata del problema» ha spiegato ieri il sindaco Enrico Bertero.

L’amministrazione comunale dovrà lavorare su due fronti. Il primo, quello dell’eradicazione profonda, visto che nel sottosuolo si formano degli stoloni in grado di rigenerare i fusti tagliati. La seconda è combattere i semi che sono contenuti in una samara in grado di essere trasportata dal vento.

La città termale ha già due primati per quanto riguarda la presenza di specie animali e vegetali non autoctone. Il primo riguarda lo scoiattolo thailandese, introdotto molti anni fa nel parco del Castello, che crea non pochi problemi alle specie locali; il secondo è rappresentato dalla Zanzara Tigre, che provoca problemi all’uomo, fastidiosa e anche possibile portatrice di malattie.

gian luca ferrise


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