Cuneo
il caso. dopo gli attacchi ai turisti
“I cani maremmani
un pericolo a Ormea”
«Stiamo valutando le soluzioni per risolvere questa incresciosa situazione. Non ultima quella di vietare o comunque limitare in modo drastico l’utilizzo ad Ormea di razze di cani che possano minacciare l’incolumità delle persone». L’annuncio è di Giorgio Ferraris, sindaco di Ormea. In paese, il dibattito sugli attacchi dei cani maremmani ad escursionisti, avvenuti quest’estate sui monti intorno al paese, non accenna a placarsi.
«Gli attacchi sono accaduti su sentieri segnalati e senza “provocazioni”» ha precisato il sindaco, in una nota agli assessorati regionali ad Agricoltura e Montagne, Parco Naturale del Marguareis, Corpo Forestale, Coltivatori Diretti, Confagricoltura e allevatori che affittano i pascoli del paese.
«Un danno d’immagine senza precedenti», secondo Ferraris. Il «problema cani» tra queste montagne va ad aggiungersi al problema lupi. I maremmani sono tra le razze più utilizzate dai pastori e più efficaci nel difendere i pascoli dalle aggressioni dei lupi. «Il problema vero è il lupo – aveva commentato giorni fa Giovanni Fina, segretario dell’Associazione regionale margari, in una nota a La Stampa -. Il margaro è solo, non può essere sempre presente. Normale che gli animali siano lasciati in compagnia dei maremmani. Laddove i margari debbano garantire full time la custodia del bestiame, deve essere dato loro un contributo “aiuto pastore”».