Italia
Il concorso
che restituisce
fiducia
negli italiani
In questi giorni la newsletter della “Associazione dei Comuni virtuosi” (comunivirtuosi.org/, vera oasi per il nostro spirito democratico così costantemente ferito dalla corruzione e dal disinteresse per il bene comune) presentava un’iniziativa che mi sembra importante far conoscere. Leggiamo.
«La gestione sostenibile dei rifiuti comincia dalla fase prioritaria dalla riduzione della produzione, come prevedono le norme comunitarie e nazionali. Gestire correttamente i rifiuti vuol dire in primo luogo intervenire a monte su produzione, distribuzione e consumo dei beni. È questo il messaggio che Legambiente e Federambiente tornano a lanciare insieme con la seconda edizione del Premio nazionale sulla prevenzione dei rifiuti. Obiettivo del Premio è individuare, promuovere e diffondere le buone pratiche nazionali, valorizzare le esperienze più rilevanti, innovative, e stimolare un’ampia riflessione sul tema che accompagni il percorso d’implementazione del Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti approvato lo scorso anno».
Il concorso è rivolto ad amministrazioni ed enti pubblici e privati, imprese, istituti scolastici e operatori del terzo settore (associazioni, cooperative, Onlus) che abbiano realizzato sul territorio nazionale iniziative (in corso, o concluse non prima del 1° gennaio 2014) di prevenzione dei rifiuti. La partecipazione al premio è gratuita, ma occorre inviare la scheda di partecipazione alla segreteria organizzativa prevenzionerifiuti@federambiente.itentro il 20 ottobre 2014 (documentazione e scheda di partecipazione su www.federambiente.it e su www.legambiente.it). La segreteria organizzativatecnico@federambiente.it (06.95944111) è a disposizione per ulteriori informazioni. Le candidature saranno valutate da una commissione costituita da rappresentanti di Federambiente, Legambiente, ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, Ispra, rappresentanti del mondo dell’università e della ricerca, della Camera e del Senato, delle Regioni e dell’Anci.
In Italia si fanno molte più cose positive di quello che sembra. Ma non si vedono, e così non fanno sistema e non riescono a incoraggiarci. Occasioni come questo concorso possono aiutarci proprio a vedere chi siamo e il tanto impegno che c’è nella società e nelle istituzioni. E ad andare avanti con maggiore fiducia.
Agnese
Moro