Alessandria
il caso. i consigli: disinfestazione o potatura
In città allarme piralide
bruco che secca le siepi
La Piralide, il parassita di origine asiatica che insidia le siepi di bosso, da tempo si è insediata anche a Novi.
Il caso più eclatante è dato dalle zone verdi ormai totalmente disseccate all’ingresso della biblioteca civica in via Marconi, ma la situazione si sta allargando in tutta la zona, laddove sono state piantate le siepi di bosso. Anche il percorso d’ingresso alla sala delle conferenza è cosparso da questi insetti. Le larve si nutrono delle foglie di questa pianta che rappresenta una delle più diffuse nei giardini all’italiana.
L’insetto arrivò nel 2007 in Europa, ma la sua diffusione, pur lenta, fu a macchia d’olio. In Italia se ne ebbero le prime tracce in Lombardia, nel 2011. Adesso si sta manifestando in forma violenta, arrivando a far morire la pianta se non si interviene per tempo. A Novi, purtroppo, pare non esserci stata tempestività, ma si può ancora rimediare, quantomeno per impedire la diffusione della piralide che dopo lo stato larvale (simile a un lombrico giallastro e puntinato) si trasforma in una farfalletta con apertura alare di circa 4 centimetri. In questi giorni si stanno effettuando diversi sopralluoghi per valutare i danni provocati che comunque sono abbastanza ingenti.
Su internet è stato istituito un sito (Demetra.andmore) nel quale si chiede di segnalare ogni tipo di avvistamento della piralide. La «terapia» non sempre produce risultati positivi in breve tempo. Per le siepi che presentano ancora fogliame verde, si consiglia oltre a spruzzare un fitofarmaco specifico facilmente reperibile, anche una drastica potatura. La malattia è visibile anche attraverso ragnatele che si formano tra i rami.