Italia
Sblocca Italia
Per le opere
fino a 3 miliardi
Bonus edilizio, rinvio a ottobre
Bonus edilizio, rinvio a ottobre
Se dipendesse da chi ieri sfornava comunicati, lo Sblocca-Italia sarebbe già lo Spendi-Italia. Costruttori, mobilieri, sindaci, presidenti di Regione: ciascuno aveva una causa da perorare, fosse la conferma di un incentivo fiscale o la realizzazione di un’autostrada. Il problema è che la gran parte delle misure proposte dai singoli ministeri sono senza copertura. E fatta salva l’ipotesi (esclusa) di inventarsi nuove tasse, al Tesoro spiegano che mettere a bilancio tagli di spesa a settembre è «molto, molto difficile». Il decreto finanzierà solo due tipi di spese: quelle che prevedono di utilizzare risorse rimaste nel cassetto (è il caso del pacchetto per il Made in Italy) o perché in «conto capitale» ovvero che non rientrano nel calcolo del deficit. L’indicazione di Padoan è di evitare - almeno per quest’anno - qualunque sforamento del limite del tre per cento. A poche ore dal vertice (oggi) fra il ministro dell’Economia e il collega delle Infrastrutture Lupi, la dotazione dello Sblocca-Italia varrà da uno a tre miliardi, gran parte dei quali destinati a finanziare alcune infrastrutture prioritarie come le ferrovie Brescia-Padova, la Catania-Messina e altre opere minori nelle grandi città. Ogni altra spesa verrà rinviata alla legge di Stabilità di metà ottobre. Lupi insiste per rendere strutturali alcuni incentivi come quello per le ristrutturazioni edilizie, il Tesoro è contrario perché verrebbe meno la tendenza psicologica a utilizzare il bonus a ridosso della scadenza. La conferma del bonus sarà nella legge di Stabilità, ma sarà limitata al 2015. Per il resto lo Sblocca-Italia resterà fedele al nome: una lunga lista di norme nel tentativo di semplificare, sburocratizzare e accelerare la realizzazione di opere inattuate.
Twitter @alexbarbera
ALESSANDRO BARBERA