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venerdì 8 agosto 2014

Domodossola: fronte ambientalista contro l'elettrodotto. Presentata soluzione alternativa.

LA STAMPA

Novara

domodossola. contestato il progetto di due elettrodotti e una grande centrale

Ambientalisti, fronte contro Terna

Anche le associazioni ambientaliste rilanciano i timori sui pericoli causati dalla realizzazione di due elettrodotti di Terna con il progetto «Interconnector Svizzera Italia». Non solo, il piano prevede una nuova centrale tra Villadossola e Pallanzeno.

Italia Nostra, Wwf, Legambiente e Pro Natura, oltre a mettere le mani avanti sui pericoli ambientali, propongono poi soluzioni alternative sull’interconnessione energetica tra Svizzera e Italia. «L’idea più caldeggiata da ambienti commerciali svizzeri - dice Italo Orsi di Italia Nostra - è di utilizzare l’oleodotto dismesso Thusis-Lecco -Verderio per il passaggio dei cavi dell’alta tensione. Evitando così gli sconquassi ambientali che l’opera si porterà dietro in tutta l’Ossola. Un disastro lungo 160 chilometri, dal confine svizzero a Baggio, nel Milanese». Orsi si chiede «se la convenienza di importare energia durerà a lungo»: «Se cesserà l’interesse, cosa faranno passare su Interconnector forse gli sms?». Pro Natura, Legambiente e Wwf entrano nel dettaglio con alcune osservazioni presentate a ministeri e Regione, sottolineando «le aree alpine di grande pregio che saranno attraversate dagli elettrodotti: Passo San Giacomo, laghi Toggia, Boden, Kastel, Nero, alpe Cravariola e Matogno». Senza contare, dicono, l’inquinamento elettromagnetico subito dalle popolazioni «che non riconoscono il progetto». Il documento degli ambientalisti ritiene l’opera «scarsamente motivata poiché le necessità di importazione di energia dalla Svizzera stanno diminuendo. A sostenere questa tesi sono gli stessi dati di Terna». [re. ba.]