ebook di Fulvio Romano

venerdì 8 agosto 2014

Quando osservare le "lacrime di san Lorenzo" del 10 agosto

L'appuntamento con le "lacrime di san Lorenzo", le Perseidi, è un rito collettivo che ogni anno ad agosto ci costringe col naso all'in su a cercare nel cielo anche una sola "stella cadente" così da esprimere almeno un desiderio.  Quest'anno sarà la Luna piena ad ostacolare la nostra buona volontà di improvvisati astronomi: la luce riflessa dal nostro satellite potrà illuminare a tal punto il fondo cielo da "cancellare" se non tutte almeno le scie delle "stelle filanti" più deboli. Sappiamo, naturalmente, che non sono "stelle" ma soltanto minuscoli granellini di polvere lasciati in giro nello spazio da una cometa. Proprio attorno al 10 agosto, giorno del martirio sulla graticola di san Lorenzo, la Terra li incontra nel suo viaggio attorno al Sole: entrano veloci nella nostra atmosfera e nell'impatto con i suoi strati più densi, vaporizzano lasciando -a molti chilometri di altezza- circa una sessantina di scie luminose all'ora, bianche o di vari, tenui colori. La Luna piena di domenica 10 agosto, ci permetterà di vederne solo una decina l'ora, le più luminose. Ma c'è modo di aggirare l'ostacolo della luce abbagliante della Luna piena, o calante. Intanto dovremo allontanarci dalle città e dalle luci stradali: basta infatti un lampione acceso sopra di noi per "accecarci" più del plenlunio. Il consiglio è di andare ad osservare da qualche rifugio alpino (ideale la Gardetta o, per chi ha gambe, il Pagarì), ma qualsiasi poggio collinare o radura di pianura sarà una postazione ideale, purché buia e con il cielo sgombro verso Nord Est, perché è da lì che vedremo spuntare veloci le scie delle "stelle filanti". Il secondo consiglio è di osservare, specie se siamo in vacanza, non solo nella notte con domenica, ma anche nelle tre-quattro notti successive, quelle previste come più "ricche" di sorprese: da un po' di anni le "Lacrime" ritardano ed occorrerà tenerne conto. Ultimo consiglio, non abbiate fretta, resistete al sonno (e al "freddo") perché le stelle cadenti più belle dell'anno si faranno desiderare, fino a poco prima dell'alba. È questa infatti l'ora in cui sarà più facile osservarle. La Luna sarà avviata al tramonto sull'orizzonte Ovest, la costellazione di Perseo sarà appena sorta a Nord Est e da lì, attorno alle quattro-cinque del mattino, potremo avere quella soddisfazione che invece sarà negata a chi, nel frattempo, si è addormentato. 

Fulvio Romano

romano.fulvio@libero.it