ebook di Fulvio Romano

venerdì 22 agosto 2014

Sarà una vendemmia non precoce, difficile e dispendiosa

LA STAMPA

Cuneo

agricoltura.maltempo e crisi

Moscato, annata difficile

e non c’è accordo sul prezzo

Divisi i sindacati dei produttori. Atteso il tavolo regionale

Più il tempo passa - piovendo -, e più tra i viticoltori matura una certezza: la vendemmia 2014 sarà difficile e dispendiosa. Difficile perché, nonostante i trattamenti raddoppiati, con questa umidità non è affatto semplice tenere a bada muffe e malattie. Dispendiosa, perché i trattamenti costano e le prime stime parlano almeno di un 30-40% di spese in più.

Il tutto, senza sapere con esattezza quale sarà l’effetto di questa estate anomala sulla qualità delle uve. «Dopo i primi campionamenti - dice Daniele Dellavalle, responsabile tecnico della Vignaioli Piemontesi - possiamo dire che non avremo una vendemmia precoce. Nonostante l’annata 2014 sia iniziata con forte anticipo, la maturazione procede a rilento». E c’è bisogno di sole per dare lo sprint finale ai grappoli in attesa.

Sul fronte Moscato, le buone notizie tardano ad arrivare anche per quanto riguarda l’accordo interprofessionale che deve definire rese e prezzi. La vendemmia inizierà tra un paio di settimane, ma la parte agricola e quella industriale restano ancora distanti, ognuna arroccata su proprie posizioni. Anzi, con spaccature interne. Agrinsieme Moscato, che raggruppa Confagricoltura, Cia e Alleanza Cooperative, si è detta disponibile a firmare un accordo che, secondo la proposta di parte industriale, prevede una resa ettaro a 110 quintali, col meccanismo del blocage-deblocage per altri 5 quintali, se durante l’anno ci sarà necessità di fare più prodotto e un prezzo di 105,50 euro-quintale.

Coldiretti e Produttori Moscato non sono per nulla d’accordo. E Giovani Bosco, presidente del Coordinamento Terre del Moscato, in una lettera aperta chiede provocatoriamente: «A cosa serve ancora questo accordo sul Moscato, se sono ormai diversi anni che il prezzo stabilito in paritetica non viene rispettato dalla parte industriale e le rese stabilite servono più per incrementare le scorte che per una reale necessità di vendite?».

Nessuno crede realmente in un mancato accordo, tanto più in un anno difficile come questo. E tutti attendono le mosse dell’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, nel tentativo di trovare un punto d’intesa. Stasera si riunisce Agrinsieme Moscato, domani forse si convoca la commissione paritetica.

roberto fiori


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