ebook di Fulvio Romano

venerdì 22 agosto 2014

La Riviera "esotica" degli animali ed insetti "importati"...

LA STAMPA

Imperia

identikit ecco chi sono e come si comportano gli animali e le piante che arrivano da altri continenti

“Invasioni biologiche” in Riviera

Invasioni biologiche. Non è la cinese Vespa Velutina l’unico insetto «alieno» a essersi insediato, a sua insaputa, nella nostra provincia (la colpa come si sa è sempre è soltanto dell’uomo che li inserisce volontariamente o involontariamente nell’ambiente creando danni molto spesso irreversibili). A contarli sono decine, compresi gli organismi vegetali terrestri e acquatici, anch’essi ben attivi (e secondo qualche biologo anche empatici e intelligenti: a questo proposito si legga il recentissimo e bel saggio «Verde brillante, sensibilità e intelligenza del mondo vegetale» di Alessandra Viola e Stefano Mancuso, edito da Giunti). Basti pensare all’esotica alga Caulerpa Taxifolia oppure all’ Ostreopsis ovata, anch’essa di origini tropicali, che infestano i nostri mari ormai da anni.

Ma a creare i disagi maggiori sono, tanto per fare qualche esempio, la famigerata e potenzialmente pericolosa Aedes Albopictus vietnamita conosciuta come zanzara tigre (avanguardia dell’ancora più temibile e pericolosa zanzara coreana Aedes Koreicus già presente in Italia, portatrice di malattie gravissime). E come dimenticare lo sterminatore di palme punteruolo rosso Rhynchophorus ferrugineus, ormai diventato un vero flagello? E ora non si sente più parlare di un altro sterminatore il Matsucoccus feytaudi, la cocciniglia asiatica che divora i pini marittimi e che in Riviera qualche decennio fa ha rischiato di ucciderli tutti.

Poi c’è la formica argentina Linepithema humile, tanto cara a Italo Calvino, quella piccola piccola, l’unica che entra sfacciatamente in casa (le nostre formiche, quelle rufe dalla testa rossa e il resto del corpo nero sono utilissime e stanno rigorosamente nell’ambiente esterno), arrivata in Liguria nel 1800 con i carichi dal Sudamerica. E infine, oltre a vari tipi di rettili come le tartarughe americane - dannosissime per i nostri torrenti - anche i mammiferi: è di pochi giorni fa la notizia che nei boschi di Rezzo si aggirano piccoli cinghiali neri. Una cosa normale. Se non fosse per il fatto che arrivano dal Viet Nam.

Giulio Geluardi


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