ebook di Fulvio Romano

martedì 12 agosto 2014

È un'annata nera anche per le api...

LA STAMPA

Cuneo

agricoltura e allevamento. quasi nullo il raccolto di miele da acacia

Piogge e insetti “nemici”

Un anno nero per le api

Il maltempo ha bloccato l’impollinamento e molti sciami sono morti

Un’annata così non si vedeva da molto tempo. E ora il meteo di un luglio che ha regalato solo rari giorni di sole in mezzo a pioggia e temporali, rischia non solo di mettere in ginocchio il comparto turistico o le colture di stagione. Anche gli apicoltori lanciano l’allarme. «I danni maggiori – spiega il presidente di Coldiretti Cuneo Marcello Gatti – si devono alla perdita del raccolto del miele d’acacia con produzioni pressoché nulle». E anche i barattoli di miele di castagno e tarassaco quest’anno sono destinati a diventare una rarità.

Pier Giuseppe Abrate, apicoltore di Bra, possiede circa 600 alveari. «Un disastro-esordisce -. Una stagione così non si era mai vista. Troppo freddo e pioggia hanno bloccato l’inpollinamento dei fiori. Alcuni alveari sono morti di fame. Ora speriamo nel miele di melata, in arrivo nelle prossime settimane. Ma perché almeno quel miele dia qualche risultato serve un autunno clemente».

La conta dei danni è ingente. «Io ho perso il 70% della produzione rispetto all’anno scorso – conclude Abrate - pesantissimo per la mia azienda». Sono circa 400 le imprese che in provincia sono legate al settore apistico: 200 quelle che si reggono esclusivamente sulla produzione di miele. Di qui la richiesta di Coldiretti: «Ci attiveremo in ogni sede per poter attivare con urgenza misure di sostegno e agevolazione al credito» conclude Gatto. Ma a preoccupare produttori e Coldiretti non è solo la mancanza di miele. All’orizzonte anche i problemi legati ai nemici di sempre delle api: dalla varroa, una sorta di acaro che attacca le api, al killer degli alveari, la vespa velutina, in arrivo dal Sud Est asiatico. Proprio l’anno scorso ne era stata catturata una a Monasterolo Casotto. La notizia era stata divulgata dal Dipartimento di scienze agrarie forestali e alimentari dell’Università di Torino. La Coldiretti sta piazzando alcune trappole in tutto il Cuneese e il Piemonte per monitorare l’andamento della vespa e la sua eventuale diffusione sul territorio. Per la sezione monregalese, coordinata da Elio Gasco, si sta occupando della caccia alla vespa killer Stefano Rubba, tecnico Coldiretti: «Sono vespe temibilissime per l’ecosistema delle api: attendono l’ape con il polline all’ingresso dell’alveare e lì la uccidono. Stiamo piazzando trappole in tutto il Monregalese. I risultati tra qualche mese».

Chiara Viglietti