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giovedì 21 agosto 2014

Abbronzati o rimborsati: l'etica vacanziera si ribella alla natura matrigna!

LA STAMPA

Italia

Niente sole in vacanza?

L’albergatore ti rimborsa

Si moltiplicano le offerte degli operatori turistici per salvare la stagione

Abbronzati o rimborsati. Per tentare di rimediare a un’estate sfortunata, con i giorni di pioggia che han superato di gran lunga quelli di sole, gli albergatori le stan tentando davvero tutte: l’ultima trovata è il rimborso per maltempo.

La stagione è quasi finita, senza mai essere davvero iniziata: per stabilimenti balneari e piscine gli incassi sono, nella migliore delle ipotesi, dimezzati. Mentre gli operatori turistici di Portofino, in Liguria, chiedono alle amministrazioni comunali «un po’ di fantasia» per risollevare le sorti turistiche della città nei mesi invernali e il sindaco di Forte dei Marmi s’appella - senza nulla ottenere - al ministro dell’istruzione Giannini perché ritardi l’inizio delle scuole, per rimediare alla batosta del cattivo tempo gli albergatori si ingegnano tra sconti su ombrellone e lettini e promozioni speciali in caso di acquazzoni.

Per esempio in alcuni hotel di Lignano Sabbiadoro per tutto settembre a chi prenota almeno tre notti è assicurato un rimborso della metà del prezzo della stanza per ogni giorno di cattivo tempo. E bello o brutto che sia, il giorno della partenza lettino e ombrellone non si pagano. «Tentiamo di rimediare a una stagione sfortunata - spiega Luigi Sutto, presidente del consorzio Lignano Holiday e titolare dell’hotel Athena - . In mancanza di alternative da offrire a chi arriva e si ritrova a prendere acqua, puntiamo su un argomento delicato: il portafoglio». Son sempre di più i viaggiatori che scelgono le vacanze last minute e se le previsioni danno brutto, quasi sempre rinunciano. Così poco più in là, sul lido di Jesolo, c’è chi ha giocato d’anticipo con un’assicurazione antipioggia: se cadono più di tre millimetri d’acqua, la giornata - sprecata - non si paga. «Chi prenota online spesso non può più disdire – commenta Michele Bergamo, responsabile dei lidi OroBeach e GreenBeach - . Così, invece, basta pagare un euro in più e si è assicurati contro il maltempo».

La catena di lusso spagnola Iberostar regala una notte in più per ogni giorno di cattivo tempo; sconti e promozioni sul meteo anche per la catena croata di alberghi e alloggi privati Adriaic, mentre il relais 4 stelle Villa d’Alassio in provincia di Rieti con lo slogan «scende la pioggia, ma che fa» offre una riduzione del 20% per ogni giorno di cattivo tempo. Al Savoy Hotel, in Versilia, lo sconto è del 10%. «Un incentivo per gli italiani, che vengono qui solo per stare al mare – commenta il titolare Iacopo Ciardella -. Gli stranieri si preoccupano di meno, se fa brutto non si perdono d’animo, affittano un’auto e ne approfittano per visitare una città d’arte o un museo. Gli Uffizi sono sempre belli, che piova o no».

Fortuna delle città d’arte, che possono offrire alternative alla spiaggia: anche per questo non tutti gli albergatori concordano sugli sconti causa nuvoloni. «Non tutti hanno aderito - racconta il capofila Sutto -. C’è chi preferirebbe poter offrire ai suoi ospiti dei diversivi». Per i detrattori, abbassare le tariffe significa svendere e aprire la strada a una politica dei prezzi che può avvantaggiare solo le grandi catene. «I miei clienti al secondo giorno di pioggia vanno via perché non c’è niente da fare – commenta Mattia Detoni, che con la sua famiglia gestisce l’hotel Olivo di Arco sul lago di Garda -. L’unico museo nei dintorni è il Muse di Trento. Il problema non è tanto il prezzo, posso anche far pagare 20 euro a notte. Ma per cosa? Per restare chiusi in camera?».

nadia ferrigo