ebook di Fulvio Romano

domenica 10 agosto 2014

Rubano il "verde" per venderlo in Francia

LA STAMPA

Imperia

Furti ai tempi della crisi

adesso fa gola l’edera

Il sospetto di un commercio clandestino a cavallo tra Italia e Francia

Un commercio clandestino di piante verdi ornamentali rubate, tra Italia e Francia. Perché c’è la crisi, e il verde costa piuttosto caro rispetto ad altre essenze, e perché, di fatto, oltre confine questi vegetali si vendono a più caro prezzo, e gli affari fruttano di più. I carabinieri di Ventimiglia nei giorni scorsi hanno arrestato due albanesi trovati nelle colline della frazione di Latte con 40 piante di edera appena prese dalla coltivazione di una piccola azienda agricola. Le avrebbero vendute proprio in Francia, come hanno scoperto i militari agli ordini del capitano Giorgio Sanna. Il valore delle piante si aggirava intorno ai 2000 euro, circa 50 euro ognuna, per quella particolare varietà di rampicante, molto richiesta. Ma non si tratta di un caso isolato. Anzi, è soltanto l’ultimo di una serie che si fa sempre più lunga di furti analoghi che si verificano soprattutto nel Ventimigliese.

Sempre gli stessi carabinieri di Ventimiglia a giugno hanno denunciato un tunisino per furto di piante ornamentali, anche in quel caso si trattava di arbusti di edera, raccolti in località Magauda in un terreno demaniale (e per questo dettaglio, non è scattato l’arresto, visto che non si trattava di una zona privata). Nello stesso mese i militari di Bordighera hanno denunciato altri tre albanesi, che rubavano il verde in strada Sapergo, in un terreno a ridosso dell’autostrada e di proprietà proprio della A10. Nell’ottobre dello scorso anno i militari di Ventimiglia hanno denunciato due tunisini, scoperti con oltre 30 piante di verde ornamentale prese da una azienda della frazione Trucco: in questo caso si è trattato solo di un tentativo, perché gli uomini sono stati bloccati prima di riuscire a scappare con gli arbusti, appena caricati sul loro furgone di targa francese. Nell’agosto del 2013 altro episodio a Ventimiglia, nuovamente in zona Latte, dove due albanesi sono stati arrestati con svariati metri cubi di verde ornamentale, lentisco in particolare, presi in un’azienda agricola. Questi sono soltanto gli episodi più eclatanti, che si aggiungono alle sempre più numerose denunce raccolte dai carabinieri di Ventimiglia: sono sempre di più infatti le segnalazioni alle forze dell’ordine di furti di verde.

Dove vanno a finire l’edera, il lentisco e le altre essenze? Solitamente in Francia, come fanno sapere dal Comando della compagnia ventimigliese. Perché Oltralpe le piante hanno normalmente un costo maggiore e, per chi fa affari di questo genere, il guadagno è più alto. I controlli, così, oltre che sul versante italiano ad opera dei militari dell’Arma, vengono svolti anche su quello francese dagli uomini della Gendarmerie. E pure in Francia il fenomeno si sta radicando, soprattutto nella zona di Marsiglia. Le piante vengono rivendute a privati, ma anche in tanti casi chi si occupa di verde e giardini. Non è semplice, infatti, dimostrare la provenienza degli arbusti e questo è un grosso vantaggio per i ladri, solitamente stranieri, spesso albanesi o tunisini.

Un altro volto della crisi. Singolare, ormai sempre più diffuso nelle zone dove ci sono ville e giardini. Ma con questo commercio clandestino, i giardini che propongono vendite regolari fanno sempre più fatica.

lorenza rapini


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