Sonda Rosetta, le prime foto della cometa: montagne, scarpate e crateri. Gli scienziati: "Immagini incredibili"
Sono arrivate a Terra le prime immagini ravvicinate della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Montagne, massi alti fino a trenta metri, scarpate ripide e crateri. È questo lo scenario offerto dal corpo celeste: un paesaggio visibile a tutti, per la prima volta, grazie alle foto inviate dalla sonda Rosetta dell'Agenzia Spaziale Europea.
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Immagini definite dagli esperti che le stanno analizzando "straordinarie", "incredibili" e "quasi inaspettate". Scatti che mostrano nel dettaglio la superficie della cometa: con tutte le sue irregolarità, i suoi crateri, le sue fratture e protuberanze.
"Le immagini mostrano una superficie molto dinamica, che ha i segni dei cambiamenti provocati dai diversi cicli di attività della cometa", spiega Paolo Ferri, responsabile delle operazioni di volo delle missioni dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) all'Ansa.
Entusiasmo condiviso anche da Enrico Flamini, coordinatore scientifico dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi): "É la prima volta che l'uomo riesce a vedere il primo paesaggio di una cometa, è una cosa che qualche tempo fa avremmo solo potuto sognare. Quello che osserviamo oggi sono i dettagli di un oggetto primordiale, che ha visto l'inizio della formazione del Sistema Solare".
Uno scenario documentato dal grande "occhio" di Rosetta, Osiris (Rosetta Orbiter Imaging System), del quale fa parte la camera a grande campo costruita in Italia e messa a punto dal gruppo di Cesare Barbieri, dell'università di Padova.
Le prime foto mostrano la "testa" della cometa: caratterizzata da una superficie scura e piena di asperità. Poi è stato mostrato un dettaglio del "corpo": un'area pianeggiante che ricorda la base di un grande cratere, all'interno del quale sono visibili grandi massi mentre intorno sorgono ripide scarpate.
Il 6 agosto 2014, dopo dieci anni di crociera nello Spazio, la sonda Rosetta ha concluso così il suo lungo viaggio, raggiungendo la destinazione finale: la sua cometa. Dopo aver percorso più di 6 miliardi di chilometri, è entrata nell’orbita del corpo celeste arrivando a una distanza di 100 chilometri.
Attualmente la sonda ESA si trova a circa 405 milioni di chilometri dalla Terra, a metà strada tra le orbite di Giove e di Marte. Nelle prossime settimane Rosetta procederà nella sua missione di avvicinamento alla cometa. Lo scopo finale è quello di tracciare una cartina del corpo celeste al fine di individuare l'area più adatta per lo sbarco della navicella Philae, il cui atterraggio è previsto per l'11 novembre 2014.
Nel frattempo, Rosetta continuerà a catturare immagini dalla distanza di circa 100 chilometri. Dal 20 agosto si avvicinerà di altri 50 chilometri, e allora sanno disponibili foto ancora più dettagliate di quelle inviate oggi. "Adesso - ha detto Ferri - la priorità è caratterizzare il campo gravitazionale della cometa".