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martedì 14 agosto 2018

Grillo sconfessa l’omeopatia: “Non è scientifica”( .. Un comico tuttofare: una vera risorsa per la Finis Italiae)

LA STAMPA

Italia

Grillo sconfessa

l’omeopatia:

“Non è scientifica”

Appello ai farmacisti: “Non confondete i pazienti”

Delusi i fan della medicina alternativa: “Parole strane”

L’ultima vittima della rovente estate di Beppe Grillo è l’omeopatia. È un modo per costruire un’immagine del Movimento meno retriva di quella che sta emergendo con le posizioni dei contrari ai vaccini, e per creare un’alleanza con settori della medicina e del mondo scientifico che in questi mesi si sono sentiti allontanati dai Cinque Stelle. Lo fa scontentando un mondo che invece a lungo si è sentito sostenuto dal M5S ma che purtroppo ha un peso decisamente inferiore rispetto a quello che segue la medicina tradizionale: secondo gli ultimi dati Istat la percentuale delle persone che fanno uso di farmaci omeopatici dal 2005 al 2013 è sceso dal 7 al 4,1%. Secondo i dati della Fiamo (Federazione italiana associazioni e medici omeopatici), invece, sono circa dieci milioni di persone. 

Per rendere le sue accuse ancora più solide, infatti, Grillo lancia un appello ai farmacisti:«Evitiamo che si confondano i cittadini con la vendita di prodotti omeopatici». E sul suo blog, si schiera al fianco della scienza e del Servizio sanitario nazionale. «In queste ultime settimane - racconta - abbiamo riflettuto molto sulla difficoltà a comprendere il significato della parola scientifica da parte delle persone. È stato disorientante, preoccupante e quasi penoso, assistere ad una degenerazione del dibattito così profonda». E ancora: «Medici di base e farmacisti rappresentano uno dei fari per il cittadino, sempre a rischio di perdersi fra ciance e dibattiti: di fronte alle difficoltà che la malattia comporta non si devono, e non si possono, creare dubbi». E con questa motivazione spiega l’appello all’Ordine dei farmacisti: «Evitiamo che le farmacie continuino a confondere i cittadini con la vendita di prodotti omeopatici. I fortissimi dubbi sulla loro efficacia da parte del mondo scientifico sono di dominio pubblico».

Il fondatore del Movimento poi paragona i medici omeopati ai guaritori. «La certezza di trovare nell’Ordine dei Farmacisti una sponda di razionalità è matematica. È infatti difficile immaginare un laureato in farmacia che inviti un paziente a rivolgersi a un guaritore. Difficile che accada quanto illegale». Lo stesso vale per l’omeopatia: «Senza permettermi un giudizio definitivo, l’omeopatia è stata più volte messa in discussione, sino a ripetuti quanto implacabili verdetti di inefficacia e inopportunità».

Infine complimenti al Servizio sanitario nazionale: «È uno dei migliori al mondo, per affidabilità e livello di copertura nei confronti dei cittadini».

Francesco Marino, vicepresidente della Fiamo replica con fastidio alle parole di Grillo: «In Italia gli omeopati devono esser medici laureati e abilitati all’esercizio della professione. Sono professori universitari, ricercatori, liberi professionisti, presidenti di ordini. Dal primo gennaio del 2019 i farmaci omeopatici entreranno anche nella farmacopea: l’Aifa sta completando la registrazione dei medicinali ufficiali. Siamo i primi a difendere i professionisti nel nostro settore e a essere contrari ai guaritori e a chi si improvvisa, ma questo vale per qualunque categoria. Le parole di Grillo ci sembrano strane, speriamo che si tratti di una svista». 

Molte anche le critiche giunte sui social . «Su questo, mi deludi», «Stai scherzando, vero?», scrivono i grillini che da sempre amano di più le medicine alternative che quelle tradizionali. Per una volta invece a schierarsi con il comico genovese è l’immunologo Roberto Burioni: «Bravissimo Beppe Grillo. Speriamo che questa presa di posizione chiara, coraggiosa e illuminata sua di buon auspicio per il futuro». 

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