ebook di Fulvio Romano

martedì 14 agosto 2018

Look up: Nelle casette di legno con il tetto “apribile” per guardare le stelle

LA STAMPA

Cuneo

progettate da due architetti monregalesi

Nelle casette di legno

con il tetto “apribile”

per guardare le stelle

Si possono affittare vicino al rifugio Mongioie

in val Tanaro, lontano dall’inquinamento luminoso

Una mini camera da letto spartana: in legno e con lo spazio poco più che sufficiente per un materasso matrimoniale. Ma sotto le stelle e in mezzo alle montagne. Con la parete di fronte e soprattutto il tetto che si spalancano sulla volta stellata, da guardare senza inquinamento luminoso. Si chiamano «Stars Box», sono due – per adesso – e sono state installate poco lontano dal rifugio Mongioie in val Tanaro, nel Comune di Ormea. 

Sono state realizzate da un falegname di Villanova Mondovì in legno di betulla multistrato e inaugurate ovviamente il 10 agosto, San Lorenzo, in occasione della notte delle stelle cadenti.  

Le due «Stars Box» sono state pensate e progettate dallo studio «Officina 82» di Garessio, degli architetti Lara Sappa e il compagno Fabio Revetria, 36 anni entrambi: «Letteralmente sono “scatole di stelle”: una riflessione sul vivere la montagna nel nostro tempo. Le Alpi da terre di caccia, poi di pascolo e di coltivazioni, oggi sono votate sempre di più al turismo: la costruzione è una rivisitazione delle baracche-giaciglio dei pastori per forma e dimensioni, è temporaneo e reversibile, offre riparo e può aprirsi al cielo per mettere in scena quello che offre la montagna. Abbiamo messo la scritta in inglese “look up” che ha un doppio significato: guardare oltre e guardare in alto. È il nostro auspicio. E in questi primi giorni, da quando sono in funzione, sono state un successo». 

Le due «camere con vista» sono gestite dal rifugio Mongioie che offre anche materasso, coperte e cuscini a chi le sceglie. 

A Venezia

I due giovani architetti garessini hanno anche una loro opera esposta al Padiglione Italia, dentro gli spazi dell’Arsenale, per la Biennale di Architettura a Venezia (si conclude a novembre). La sezione «Arcipelago Italia», curata da Mario Cucinella, quest’anno racconta le idee architettoniche lontane dalle metropoli, che parlano di rigenerazione e rinascita, riscoprendo cura e lentezza contro frenesia e profitto. E i due architetti espongono il progetto di una casa a Garessio che reinterpreta, anche in questo caso, una baracca di montagna, con i canoni stilistici della tradizione alpina, la semplicità formale dell’edificio, l’uso di materiale locale.

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lorenzo boratto