ebook di Fulvio Romano

venerdì 3 novembre 2017

Siamo diventati ecologisti: gli italiani cambiano stile di vita ( Piepoli)

LA STAMPA

Italia

Siamo diventati ecologisti:

gli italiani cambiano stile di vita

Un intervistato su due usa meno la macchina e va più spesso a piedi

Solo per il 18 per cento il governo è efficace nella lotta contro lo smog

Lo smog nelle nostre città e gli allarmi dei climatologi hanno tenuto banco, questa settimana, sulle pagine dei giornali. Abbiamo perciò sondato l’opinione pubblica degli italiani su questo tema scoprendo che, a differenza del passato, la sensibilità sull’argomento è molto aumentata.

Per prima cosa abbiamo chiesto agli italiani che importanza ha per loro il tema della salvaguardia dell’ambiente e la risposta è risuonata quasi totalitaria: quasi tutti, il 93% degli intervistati, dichiara che questo problema è molto o abbastanza importante. Su questo argomento non ci sono differenze, si esprimono pressoché totalitariamente a favore della salvaguardia ambientale uomini e donne, giovani e anziani, residenti nelle città e nelle campagne, persone con cultura e illetterati, in una parola tutti, salvo poche eccezioni. Tutti si sentono, nei confronti dell’ambiente, come figli ingrati e disponibili a operare in qualche maniera a favore della nostra comune madre, la Terra. Ma sono proprio tutti quelli che nell’ultimo anno hanno fatto qualcosa per migliorare l’ambiente in cui viviamo? Non tutti ma buona parte: quasi il 60% è una buona maggioranza.

A questo punto abbiamo approfondito alcuni temi ambientali e abbiamo verificato se, su alcune tematiche, gli italiani sentono di aver fatto qualcosa. Prima di tutto la mobilità: quei 6 italiani su 10 che sentono di aver fatto qualcosa, cosa hanno fatto in realtà in chiave di mobilità personale? Più del 50% ha agito quasi passivamente usando meno la macchina, utilizzando di più la bicicletta o abbandonando del tutto l’uso dell’automobile. Poi ci sono anche coloro che sentono di aver contribuito attivamente alla riduzione dell’inquinamento utilizzando di più il car sharing, acquistando un’auto ibrida o elettrica o con il car pooling, cioè condividendo l’utilizzo dell’auto. Quest’ultima è una minoranza che silenziosamente tende a diventare maggioranza e a consolidare quindi le proprie abitudini in senso positivo.

Quanto alla manutenzione delle abitazioni coloro che tendono a risparmiare sono molto superiori a coloro che tendono a investire: contro il 50% che sta più attento alla raccolta differenziata, al consumo dell’acqua e al consumo di elettricità, c’è circa un italiano su quattro che ha fatto acquisti in elettrodomestici ad alta efficienza energetica, o ha ristrutturato la propria abitazione dotandola di isolamento termico o di pannelli fotovoltaici e contribuendo quindi, tramite acquisti, a investimenti che aumentando il Pil.

E per quanto riguarda i consumi alimentari? Un italiano su 4 sta attento agli sprechi e il 36% ha incrementato l’acquisto di frutta e verdura di stagione e a chilometro zero. Ben il 13% ha ridotto il consumo di carne.

In sintesi, in relazione alle abitudini degli italiani, cosa è successo? È successo che gli italiani che hanno a cuore l’ambiente hanno migliorato le loro condizioni di vita: camminare per almeno 3 chilometri al giorno fa bene, mangiare meno carne riduce il rischio di malattie. Pochi sanno che durante la Seconda guerra mondiale gli olandesi, che hanno subito la guerra ma non l’hanno combattuta, hanno vista incrementata la loro longevità grazie alle restrizioni alimentari subendo meno infarti, meno embolie, meno ictus.

Abbiamo infine chiesto agli italiani quali sono, secondo loro, le principali cause dell’inquinamento e cosa si dovrebbe fare in proposito. Per gli intervistati la principale causa dell’inquinamento sono le emissioni prodotte dalle industrie (36%) e quelle prodotte da automobili, camion, autobus e moto (29%).

La sensazione degli italiani è che il governo non si stia muovendo abbastanza per affrontare questo problema: per un italiano su due il suo operato non è sufficiente. Le richieste sono di potenziare il servizio pubblico urbano, incentivare l’acquisto di automobili ibride ed elettriche, così come la ristrutturazione degli edifici pubblici e privati per ridurre i consumi e le emissioni.

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Nicola Piepoli


Level Triple-A conformance icon, W3C-WAI Web Content Accessibility Guidelines 1.0           Copyright 2017 La Stampa           Bobby WorldWide Approved AAA