Vercelli
L’ultimo giorno di Cuttica
direttore “demansionato”
Per il responsabile dell’Arpa nessun nuovo incarico
Per il responsabile dell’Arpa nessun nuovo incarico
L’atmosfera negli uffici di via Bruzza, ieri, non era quella dei saluti ufficiali. Né addii né arrivederci, perché l’ultimo giorno di Giancarlo Cuttica come direttore dell’Arpa di Vercelli nasce sotto il segno dell’indeterminatezza. Nessuna nuova sede, almeno per ora, nessun nuovo incarico ufficiale. Dopo cinque anni alla direzione del dipartimento dell’Arpa di Vercelli, a Cuttica è stata tolta l’indennità da dirigente di struttura complessa, ed è stato comunicato di «agire secondo competenza». A fare cosa, a quale titolo e in quale ufficio, sono particolari che la formula burocratica non contempla. Il suo demansionamento rientra nel «processo di adeguamento della struttura organizzativa dell’agenzia» richiesto dalla regione e avviato dal direttore generale Angelo Robotto. Ma non è passato inosservato in città, soprattutto per la concomitanza temporale con una serie di accadimenti legati alle tematiche ambientali di cui Cuttica si è sempre occupato.
A partire dall’inceneritore, che non solo è stato spento per sempre proprio durante la sua presenza a Vercelli, ma è stato anche oggetto di uno studio epidemiologico redatto dallo stesso Cuttica che difficilmente poteva passare sotto silenzio. Senza dimenticare la questione della bonifica, operazione sempre ritenuta più dispendiosa di quanto in realtà potrebbe esserlo. Una coincidenza, sicuramente, anche la prima richiesta di revisione dell’Aia concessa alla fonderia Sacal di Carisio, e la necessità di trovare una collocazione al nuovo pirogassificatore previsto per il quadrante. Il cui destino potrebbe non essere del tutto scollegato da quello della bonifica del vecchio impianto.
Cuttica lascia, insomma, dopo aver messo mano alle criticità ambientali più pressanti per il territorio, non escluso lo spinoso capitolo dedicato ad agricoltura e pesticidi. Proprio sotto la sua direzione è stato avviato il laboratorio dedicato ai fitofarmaci, ed è stato affrontato in sede istituzionale un primo tentativo di modificare il regolamento provinciale per l’abbruciamento delle stoppie.
gloria pozzo