ebook di Fulvio Romano

domenica 27 settembre 2015

Una notte con il naso all’insù per seguire l’eclissi totale di Luna

LA STAMPA

Italia


Le fasi del fenomeno astronomico si vedranno in tutta Italia

Dalle 3 del mattino sino all’alba il satellite si “nasconderà” 

Finalmente, dopo oltre quattro anni (la precedente ebbe luogo il 15 giugno 2011), si verifica un’eclisse totale di Luna visibile dall’Italia. Il fenomeno avviene nella notte fra oggi e domani nelle ore che precedono l’alba, purtroppo le più scomode per le nostre abitudini. Ma questo non dovrebbe far desistere dal dare almeno un’occhiata al fenomeno, dal momento che il prossimo avverrà il 27 luglio del 2018. Piuttosto, è importante aver sgombro il cielo a ovest, considerato che le fasi centrali si verificano con la Luna bassa; poco al di sopra dell’orizzonte occidentale. Per avere un’idea più precisa di dove guardare basta verificare dov’è il Sole questa sera dalle 17,30 alle 18 e 30; quella è all’incirca la posizione che occuperà la Luna nelle fasi centrali dell’eclisse.

L’evento è visibile da tutta Italia, ma non in modo uguale; dalle regioni nord-occidentali, le più favorite, si potranno seguire per maggior tempo le fasi finali, visto che da esse la Luna tramonta più tardi (teoricamente, per un orizzonte marino, alle 7 e 34 mentre il Sole sorge alle 7 e 23).

Come è noto, un’eclisse di Luna si verifica quando il nostro satellite entra nel cono d’ombra terrestre; il fenomeno è totale se interessa tutto l’emisfero lunare. In questo evento la Luna inizia a entrare nell’ombra alle 3 e 7 minuti; l’immersione diviene completa alle 4 e 11 minuti e termina alle 5 e 23 minuti (il massimo si ha alle 4 e 47). Alle 6 e 27 minuti l’ultimo lembo di disco lunare abbandona l’ombra della Terra.

Ovviamente, dal momento che la Luna è ben visibile ad occhio nudo, l’eclisse si segue bene anche senza apparecchiature ottiche. Tra l’altro, abbiamo la fortuna che proprio intorno alle ore in cui c’è l’eclisse la Luna viene a trovarsi alla minima distanza dalla Terra (perigeo), a 357 mila km (la distanza media è di 384 mila km). Questo comporta una disco lunare più grande della media fra il 7 e l’8%. Ma, cosa si vede? Già prima delle 3, diciamo verso le 2 e 30 – 2 e 40, si può notare che il bordo lunare in alto a sinistra è meno luminoso di quello opposto; questo perché la Luna inizia a immergersi nella penombra terrestre. In questo frangente un osservatore sulla Luna vedrebbe il Sole in parte ricoperto dalla Terra. Col trascorrere dei minuti questa parte della Luna diviene sempre più scura finché, verso le 3 e 20 inizia a delinearsi la forma ricurva dell’ombra. Guardando ad occhio nudo sembra che manchi un pezzo di Luna, ma anche con l’ausilio di un modesto binocolo si segue agevolmente la parte in ombra. Verso le 3 e 40 – 3 e 50 la parte in ombra, divenuta visibile anche ad occhio nudo, inizia a manifestare la colorazione rosso cuprea caratteristica di questi fenomeni. Quando, poco dopo le 4, l’eclisse diviene totale, il disco lunare appare circa 10 mila volte meno luminoso rispetto a quando è fuori eclisse. Dopo le 5 e 23 la Luna inizia a uscire dal cono d’ombra; allora si nota il bordo sinistro in alto molto più luminoso di tutto il resto del disco. Alle 6 e 27 l’uscita è completa; rimane solo il grigiore dovuto alla penombra, peraltro difficile da notare. In questa eclisse la Luna in cielo sarà «solitaria», non sarà adornata da qualche pianeta o stella brillante, perché l’evento si verifica nella costellazione dei Pesci, priva di stelle luminose e che durante il fenomeno di pianeti ospita solo il debole Urano.

walter ferreri *


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