ebook di Fulvio Romano

domenica 20 settembre 2015

Imperia. “La tassa sui televisori è un colpo al turismo

LA STAMPA

Imperia

Albergatori savonesi contro le richieste degli attori

Si chiama Imaie ed è la cassa mutua degli artisti ma, per gli albergatori, è diventato sinonimo di «ingiusta gabella». Già, perchè tra i vari nuovi balzelli prodotti dal governo, c’è anche quello, destinato agli albergatori, di pagare un contributo all’Imaie in base al numero di televisori presenti nelle camere degli hotel. Abbastanza per scatenare la reazione di Angelo Berlangieri, presidente dell’Unione albergatori di Savona (1200 aziende tra alberghi, B&B e agriturismi) dopo un quinquennio alla guida dell’assessorato regionale al Turismo. Berlangieri ha preso carta e penna ed ha scritto al presidente del Consiglio Matteo Renzi: «Nelle ultime settimane, ai già numerosi adempimenti e oneri cui gli albergatori sono sottoposti per il solo fatto di fornire come servizio di ospitalità l’uso della televisione, se ne è aggiunto uno del tutto inaspettato che ha fatto traboccare la goccia dal vaso della pazienza. Si tratta di un onere economico di incidenza del tutto modesta che si fonda, in linea generale, sulla tutela di un giusto diritto, quello degli interpreti ed esecutori di opere cinematografiche – e simili – a un equo compenso in conseguenza della distribuzione e diffusione delle opere stesse».

Aggiunge Berlangieri: «Ciò che è intollerabile e ingiustificabile è che tra le modalità di diffusione per cui si genera il diritto sia compreso il fatto che negli alberghi vi siano dei televisori attraverso i quali vengono trasmesse opere cinematografiche dalle diverse reti televisive nazionali e non: per il solo fatto di possedere dei televisori che gli ospiti possono accendere per guardare programmi tra cui film, sceneggiati e simili sui canali televisivi, gli albergatori dovrebbero riconoscere una quota annua agli enti che rappresentano interpreti ed esecutori. Gli albergatori pagano alle reti televisive canoni e abbonamenti maggiorati e le stesse reti a loro volta pagano diritti agli autori, ai produttori e agli interpreti/esecutori dei programmi – compresi film e simili – che trasmettono. Dunque, perché gli albergatori dovrebbero pagare di nuovo gli stessi diritti già pagati dalle reti? Gli albergatori ad oggi, già pagano per i televisori posseduti i diritti d’autore e i diritti ai produttori di fonogrammi. Chiedo un provvedimento che escluda da questo ingiusto onere gli alberghi, consapevoli peraltro di non arrecare danno né allo Stato né di fatto ai beneficiari del diritto, con un importo pro capite poco significativo, inferiore ai costi sopportati per fare fronte a questo ennesimo adempimento burocratico».

stefano pezzini


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