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CICLISMO,VUELTA: tappa durissima
CICLISMO,VUELTA: tappa durissima
Ratto, impresa sui Pirenei Nibali allunga in classifica
È grande Italia. La 14ª tappa della Vuelta di Spagna era temutissima perché si affrontava la prima giornata di un trittico sui Pirenei, perché c’erano 4 GpM fra i quali il tetto di questa edizione (l’Envalira, 2410 metri) e l’arrivo in salita a Collada de La Gallina e anche perché era annunciato brutto tempo. Che infatti è costato caro a uno dei big, Ivan Basso, arresosi in discesa per una crisi di ipotermia mentre stava facendo una grande Vuelta. «Il giorno più brutto della mia carriera» ha detto nell’ammiraglia Cannondale il 35enne varesino, vincitore di due Giri d’Italia. Ma è stato anche, quell’episodio, l’unico triste e negativo di ieri per il nostro ciclismo, che ha conquistato la tappa con Daniele Ratto e visto il leader Vincenzo Nibali allungare in testa alla classifica.
Cominciamo dall’eroe di giornata, perché il 23enne torinese di Moncalieri è stato protagonista di un’autentica impresa. Incurante di freddo, pioggia e persino della neve, Ratto - gregario di Basso - ha eseguito alla lettera la strategia di squadra, andando in fuga dopo soli 3 dei 155 km previsti insieme con pochi altri ardimentosi, fra i quali Gilbert e Luis Leon Sanchez. Uno a uno però i fuggitivi si sono arresi: tutti tranne Ratto, che è arrivato da solo con quasi 4’ di vantaggio su Nibali a completare il trionfo dell’Italbici. È la prima vittoria in questa Vuelta per i nostri corridori, buon segno anche in vista del Mondiale di fine settembre in Toscana. Ma è anche un’ipoteca da parte di Nibali sul successo finale. Il siciliano sull’ultima salita ha infatti risposto agevolmente al tentativo dell’americano Horner, staccandolo poi sulle rampe finali. Poco dopo sono giunti al traguardo gli spagnoli Rodriguez e Valverde, sorpassati così in classifica da Horner che diventa ora il rivale più pericoloso di Nibali (è a 50”). Peraltro il messinese dell’Astana ieri è parso padrone assoluto della situazione e mai in difficoltà, neanche per le condizioni climatiche proibitive (dai 35 gradi dei giorni scorsi ai 5 gradi sull’Envalira): ottimo segnale, dunque, pensando anche all’odierna 15ª tappa, la più dura di questa Vuelta, ancora sui Pirenei, con 4 GpM tutti di 1ª categoria.
giorgio viberti