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domenica 1 settembre 2013

È Belpietro che parla? No! È Becchi l'"intellettuale 5 stelle".

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Italia

“Sarà anche amico di Grillo ma Piano sosterrà Letta”

L’accusa del professor Becchi: “Inadatti al ruolo”

Professor Paolo Becchi, lei è stato tra i primi ad attaccare duramente i nuovi senatori a vita. «Non ce l’ho con loro, ma con l’istituto del senatore a vita. E col fatto che Napolitano questa se la poteva proprio risparmiare. Però doveva mandare un messaggio...». Quale? «Che se non passa il Lodo Violante e Berlusconi fa cadere il governo, Letta potrà comunque contare su quattro senatori in più. Sono quattro ciambelle di salvataggio». Non le sembra irrispettoso nei loro confronti? «Ma io sono il primo a riconoscere i loro meriti. Nei loro ambiti, però. Se uno è un bravissimo musicista o un Premio Nobel per la Fisica, non è detto che sia anche un’eccellenza in campo politico e quindi un bravo parlamentare». C’è chi dice che in Parlamento ci sia di peggio... «Magari mi sbaglio, ma non sono convinto che loro, come senatori, siano meglio degli altri. E poi sono tutti e quattro di sinistra, da qui il chiaro messaggio a Berlusconi». Chi avrebbe preferito? «Credo che sarebbe stato molto meglio dare questo riconoscimento a Pannella. Ma lui è uno che fa di testa sua, non era un voto sicuro». Tra quelli che lei considera «voti sicuri» c’è anche quello di Renzo Piano. Genovese, amico di Grillo ed estimatore del Movimento Cinque Stelle... «Ho grande simpatia per Piano e molta stima per i suoi lavori. Ma credo che in Parlamento, alla fine, si allineerà». Sul blog di Grillo ha scritto un post in cui prende di mira gli stipendi dei senatori a vita. «Si parla tanto di costi della politica e poi si fanno queste mosse. Ognuno di loro guadagnerà 13 mila euro al mese, netti. Prendiamo la Cattaneo: ha 50 anni e se arriva anche lei a 103 anni come la Montalcini vuol dire che dobbiamo mantenerla per altri 53 anni... Con denaro pubblico». Anche il suo stipendio è pagato dallo Stato... «Sì, ma i docenti universitari guadagnano 3.500-4.000 euro al mese, i senatori a vita il triplo». [ma. bre.]