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Gufo abusivo
Non sempre le cassandre fanno una brutta fine. Talvolta si fanno la piscina abusiva. Nouriel Roubini, cognome da mago e fama di gufo, è l’economista che da anni allieta i risvegli dell’umanità con le sue analisi sulla crisi, che ieri era terribile e oggi è un vero schifo ma domani sarà molto peggio, sempre che un serpente a sonagli non vi morsichi prima i talloni. Poiché semina il panico e deprime l’umore, Roubini gode di una certa considerazione presso le classi dirigenti del pianeta, che lo rimpinzano di dollari per accaparrarsi l’esclusiva delle sue iettature. Più lui sprofonda il mondo in cantina, più il suo conto in banca lievita verso le stelle. E, tra la cantina e le stelle, c’è il superattico di Manhattan che il furbone ha comperato coi proventi delle profezie di sciagura, dotandolo di una vasca idromassaggio nella quale accoglie processioni ottimistiche di modelle. Al termine della nuotata Roubini esce dall’acqua, si infila l’accappatoio e, ancora tutto gocciolante, scrive analisi disperate sulla situazione economica e lancia invettive implacabili contro le orge di Berlusconi.
Impegnato ad annunciare il crollo del Pil di qualche lontano isolotto mediterraneo, questo genio del nostro tempo ha mancato una sola previsione nefasta in vita sua: che il comune di New York scoprisse l’origine abusiva della sua piscina e gli intimasse di rimuoverla dal terrazzo. Ma chi lo conosce sostiene che Roubini, quando si tratta dei fatti suoi, non è tipo che si deprima facilmente. Si limiterà a spostare la vasca e le modelle all’interno dell’attico, da dove continuerà a godersi la vita e a rovinarla a quelli che lo pagano. Contenti loro (beato lui).
Massimo Gramellini