Cuneo
Settembre, tempo di raccolti. La calda estate del 2015, che ha fatto registrare record a ripetizione, ha indotto anche un eccellente maturazione di frutta e dell’uva. Se mai sulle castagne c’è qualche dubbio, vista la lunga e perdurante siccità. Comunque, a San Grato, oggi, la tradizione contadina attribuiva il compito di formare, ormai in via definitiva, prima della loro càscola, le castagne: «A San Grà la, castégna l’a da sì armà».
Per l’uva, invece, nessun problema. Mai come quest’ anno la «festa ’d la Madòna» sancisce la piena attività tra i filari dei vigneti. Come si recitava nelle valli occitane: «A Nosto Damo de Setembre li rasìn son bon a pendre».
Così come il bel tempo, più fresco ma anche più gradevole dei primi giorni di questa settimana, sarà favorevole a quell’ultima fienagione che l’esperienza di chi lavora i campi considerava la più secca e sana.
Con ogni probabilità qualche nuvola in arrivo da Est coprirà le pedemontane occidentali, ma l’autunno vero è ancora lontano e non saranno le deboli piogge e le rinfrescate mattutine del fine settimana di metà settembre a evocarlo più di tanto. Tanto più che ben sappiamo come «A stèmber la pieuva fina fa bìn a la vigna».
Fulvio
Romano
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