ebook di Fulvio Romano

domenica 14 settembre 2014

Il punteruolo rosso si batte col bio

LA STAMPA

Imperia

BORDIGHERA GIORNATA DI STUDIO IERI SUL TEMIBILE PUNTERUOLO ROSSO

Sempre più in chiave “bio” la lotta

all’insetto-killer che uccide le palme

I numeri sono pesanti. «Solo nell’ultimo anno, in Liguria, sono stati 1200 i casi di palme colpite dal punteruolo rosso», ha detto Roberto Cavicchini del Servizio Fitosanitario della Regione Liguria. Ancor peggio sta la Francia del Sud dove le piante infestate, nello stesso periodo, sono state 6 mila. Quasi un’epidemia, insomma, l’attacco del punteruolo rosso, l’insetto-killer che uccide le palme. Che, negli ultimi tempi, sembra aver trovato un’alleata, la paysandisia archon, una farfalla che attacca anch’essa le palme (due casi segnalati recentemente a Ventimiglia).

È un problema che cresce, ma come affrontarlo? Su questo interrogativo, ieri, al Museo Bicknell di Bordighera, organizzato dal Centro Studi ne Ricerche per le Palme di Sanremo, dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri e da Palmiria (Gruppo Italiano Palme), si è svolta una giornata di approfondimento tecnico-scientifico sul tema «Chi fermerà il punteruolo rosso?». Una domanda che ha tormentato in questi anni gli operatori nel tentativo di trovare un rimedio ad un problema che rischia, nel giro di qualche decennio, di modificare il paesaggio mediterraneo.

Rimedi che devono essere «ecologici». «Le normative fitosanitarie europee ci impongono un out out nell’impiego di pesticidi in ambiente urbano», ha spiegato il prof. Santi Longo dell’Università di Catania, uno dei massimi esperti del problema. Così la ricerca di sta sviluppando in chiave soprattutto biologica. L’Università di Catania e i CRA (Centri di ricerca applicata) di Firenze e Sanremo, stanno così portando avanti complessi studi su «nemici» antagonisti del punteruolo come funghi, batteri e nematodi che però devono essere introdotti nelle piante in modo da non scompensare gli equilibri dell’ecosistema e studiano anche l’utilizzo di palme più «resistenti» al punteruolo che sembra prediligere le scenografiche «canariensis»: in provincia di Imperia sono state colpite finora solo due «dactylifera a Bordighera).

Nel pomeriggio di ieri i partecipanti all’incontro (120 in tutto) si sono trasferiti nel giardini della Villa della Regina dove alcune ditte (tra cui al sanremese Benza) hanno fatto dimostrazioni sul campo di metodi finora usati, con discreto successo, nella lotta al punteriolo rosso. [B.M.]