Economia
La provocazione lanciata a Torino da un gruppo di economisti
La provocazione lanciata a Torino da un gruppo di economisti
“Subito un milione di assunzioni nel pubblico”
Un milione di assunzioni nella Pubblica Amministrazione per dare una doppia scossa: al settore pubblico, che contrariamente a quanto si è portati a credere è il meno numeroso d’Europa, e alla crescita, su cui le politiche per l’occupazione, negli ultimi anni, hanno sortito pochissimi effetti. È da Torino che parte una proposta che gli stessi autori non esitano a definire «controcorrente», soprattutto perché lanciata nei giorni in cui si discute di tagli alla spesa e riforma della P.a.
A presentare il pacchetto di idee, numeri e (possibili) investimenti è Bruno Contini, professore ordinario di Econometria all’Università di Torino, che firma il progetto insieme con i colleghi Angela Ambrosino, Fabio Berton, Maria Luisa Bianco, Giovanna Garrone, Nicola Negri, Guido Ortona, Francesco Scacciati e Pietro Terna. La premessa è che, in ogni caso, la macchina statale va «ripensata e potenziata», dice Contini, che snocciola le cifre del gap: in Italia c’è un addetto ogni 12,8 cittadini, in Francia - è un esempio - uno ogni 8. Per renderla più efficiente, spiega il docente, bisognerebbe investire dai 15 ai 20 miliardi di euro, da recuperare con una patrimoniale di scopo sulla ricchezza finanziaria e dai fondi europei.
Il bacino per le assunzioni? Gli oltre due milioni di giovani qualificati (laureati o diplomati) alla ricerca di un posto di lavoro. È questo l’incrocio che potrebbe rendere meno indigesta l’imposta: «Molti contribuenti sarebbero disposti a versare questa cifra qualora potessero essere sicuri che il gettito vada realmente ed esclusivamente ad aiutare i giovani disoccupati» spiegano i docenti, fedeli al pensiero keynesiano.
Secondo i calcoli degli economisti, infatti, l’iniezione da 20 miliardi produrrebbe 40 miliardi aggiuntivi di Pil nel giro di tre anni. Oltre, naturalmente, ad un deciso cambio di rotta nel campo dei servizi pubblici: dalla giustizia civile alla la formazione tecnica e professionale, fino alla ricerca e ai servizi di assistenza sanitaria extra-ospedaliera.
giuseppe bottero