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domenica 29 giugno 2014

Crollo del mercato immobiliare a Cuneo: 28% in meno...

LA STAMPA

Cuneo

AGENZIE DELLE ENTRATE. OSSERVATORIO DEL MERCATO IMMOBILIARE NEL SECONDO SEMESTRE 2013

A Cuneo le vendite di case

crollate del 27 per cento

Nella Granda i contratti hanno registrato una riduzione del 9,5%

I cuneesi comprano e vendono casa sempre meno. La conferma arriva dai dati diffusi dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate: nel secondo semestre 2013, le compravendite di immobili residenziali in città sono crollate del 27,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È il risultato peggiore in tutta la regione, con una performance negative tripla rispetto alla media piemontese (-8,9%).

Anche gli altri capoluoghi di provincia non sorridono: Verbania e Asti hanno perso rispettivamente il 2,9 % e il 4% dei passaggi di proprietà, -9,3% a Torino e Novara, Alessandria addirittura ha registrato un -17%. Segni positivi solo a Vercelli (+5,7%) e a Biella, con il record di +15,7%.

Se si amplia l’analisi all’intero territorio provinciale, le cose non vanno meglio: in tutta la Granda, i contratti di acquisto sono scesi del 9,5%, solo Novara ha fatto peggio con un -14,1%.

Al contrario, le quotazioni dell’area cuneese sono rimaste stabili, mentre in Piemonte sono scese dell’1,9%. A fronte di un costo medio a metro quadro in regione di 2.085 euro, Cuneo si attesta a 1.323 euro, valore invariato rispetto ai primi sei mesi del 2012. «Il prezzo tiene nel caso in cui chi vuol vendere non ha urgenza – dice Teresio Lamberti dell’agenzia LM Immobiliare di Cuneo -. Se invece c’è necessità di concludere, il valore iniziale dev’essere ridotto a volte anche del 30%. È una delle cause che hanno portato al grave calo delle compravendite».

Se le banche hanno ripreso a concedere mutui, resta un clima d’incertezza che non favorisce il settore immobiliare. «Molti continuano ad avere paura di impegnarsi nell’acquisto - conferma Lamberti –, al momento non notiamo segnali in controtendenza»

«In realtà, come successo in altre parti d’Italia, alla forte riduzione della seconda parte del 2013 è corrisposto un aumento di transazioni nel primo trimestre 2014 perché la diminuzione delle tasse sui contratti da inizio anno ha indotto molti a registrare gli atti di compravendita da gennaio in poi – dice Giovanni Griotti di Tecnocasa -. A parte questo, l’anno in corso è partito meglio e ci sono nuovi segnali di interesse. A Cuneo le quotazioni hanno tenuto perché pochi di coloro che hanno messo in vendita immobili sono in reale difficoltà, dunque hanno preferito mantenere i prezzi e aspettare».

alberto prieri


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