Cuneo
Allarme zanzara tigre
per l’afa di inizio giugno
Il maltempo e l’abbassamento delle temperature di queste ore almeno un risultato positivo l’hanno ottenuto: quello di frenare l’aumento degli esemplari di zanzara tigre. La popolazione del temuto insetto, che punge di giorno con grande aggressività, nella prima metà di giugno in Piemonte è cresciuta di quasi il 50 per cento.
È il responso degli studi condotti da Giampiero Maracchi, direttore dell’Istituto di Biometereologia del Cnr di Firenze, e Claudio Venturelli, esperto di Entomologia urbana e sanitaria, con Vape Foundation, l’organizzazione senza fini di lucro che promuove la ricerca scientifica la lotta agli insetti nocivi.
La zanzara tigre in Italia non è vettore di malattie infettive per l’uomo, anche se esemplari pericolosi potrebbero arrivare dall’estero, ma trasmette i vermi parassiti del la Dirofilaria che causano la dirofilariasi cardiovascolare in cani e gatti. E’ proprio l’aggressività e il lungo periodo di attività anche di giorno che ne fanno una presenza rischiosa e scomoda soprattutto per chi è particolarmente sensibile alle punture degli insetti.
Da tempo a Vercelli - ma in generale in tutte le città piemontesi - si fanno campagne di disinfestazione nei tombini e di sensibilizzazione per evitare che i cittadini lascino ristagni d’acqua nei sottovasi sui balconi con apprezzabili risultati. Ma l’elevata umidità e il caldo torrido ripropongono ogni anno le condizioni ideali per la proliferazione di questo insetto.