ebook di Fulvio Romano

domenica 22 giugno 2014

Riviera ligure, pronti a combattere la zanzara tigre

LA STAMPA

Imperia

Zanzara tigre

in Riviera un tour

per combatterla

A Imperia distribuiti questionari e fornite informazioni

Da settembre rappresentazioni sul tema per le scuole

È una presenza turistica estiva sempre più diffusa, ma non crea alcuna soddisfazione in Riviera. Anzi, accresce le preoccupazioni per la salute umana e animale. La zanzara tigre, nome d’arte della aedes albopictus, è diffusa in tutta la provincia: questo insetto, che ha la caratteristica di pungere di giorno, soprattutto nelle ore fresche e all’ombra, a differenza delle «plebee» culex pipiens, soggiorna stabilmente nella costa ma ha raggiunto anche le zone dell’interno, come provano le «ovitrappole» (esche che attirano le femmine per deporre le uova) che ha raccolto esemplari delle zanzare immigrate dal Sud Est asiatico anche a Pieve di Teco, in Valle Arroscia. E ora sta andando alla conquista della vicina Francia.

A fornire informazioni e raccogliere dati anche nel Ponente è ora il progetto RedLav 2.1, inserito nel programma di cooperazione transfrontaliera Italia/Francia «Marittimo», che venerdì e ieri è approdato a Imperia con uno stand specifico allestito durante la festa di San Giovanni alla Spianata di Borgo Peri. I ricercatori dell’Istituto zooprofilattico ligure, che è tra i partner del progetto assieme alle sezioni di Piemonte e Valle d’Aosta, hanno distribuito materiale e fatto compilare questionari per saggiare la conoscenza della diffusione dell’insetto e degli accorgimenti per evitarne la diffusione.

Lo scorso maggio, la sala dei Comuni in Provincia ha accolto un seminario sul tema, destinato agli amministratori locali. Ora sono partite iniziative itineranti. Spiega il dottor Walter Mignone dell’Istituto zooprofilattico: «Il progetto RedLav 2.1 mira innanzitutto a consolidare la rete transfrontaliera di prevenzione. Inoltre, ha lo scopo di rendere omogenee le strutture e le procedure nell’area di cooperazione e di sensibilizzare le amministrazioni pubbliche e la popolazione nei confronti delle azioni di prevenzione e lotta, secondo i principi della tutela dell’ambiente. In Liguria, questa attività si svolgerà secondo tre azioni, Una prevede la realizzazione di altri tre seminari per i rappresentanti delle istituzioni pubbliche nelle province di Genova, Savona e La Spezia. La seconda è l’ideazione di uno spettacolo teatrale itinerante, rivolto agli alunni della scuola primaria, che verrà realizzato in provincia di Imperia nell’anno scolastico 2014/2015 e la realizzazione di un punto informativo itinerante destinato alla distribuzione di materiale scientifico, divulgativo e ludico in occasione dei principali avvenimenti estivi del 2014 nell’Imperiese».

La rappresentazione, che spiega come comportarsi per contrastare questo ronzante nemico, sarà indirizzata ai ragazzi delle Elementari e vedrà protagonista la compagnia imperiese Cattivi di Cuore. Altri stand saranno collocati a Bordighera e Sanremo e si prevede anche un ritorno nel capoluogo, magari in occasione del Raduno di velieri d’epoca a settembre. Spiega il ricercatore Marco Ballardini: «La zanzara tigre è arrivata a Genova nel 1990 attraverso i copertoni usati: nel loro incavo si formano pozze d’acqua che possono fare da incubatori per le uova, che possono addirittura resistere al disseccamento e superare l’inverno per poi dar vita alle larve. Sono vettori di malattie come le febbri Dengue e Chikunguya. In caso di forti febbri improvvise durante l’estate, è il caso di rivolgersi al Pronto soccorso. Visto che l’insetto si sviluppa nell’acqua stagnante è buona norma svuotare i sottovasi e non lasciare contenitori colmi su terrazzi e cortili, oppure coprire con zanzariere i contenitori all’aperto che non si possono svuotare. L’utilizzo di rame, tossico per tutti gli animali acquatici, le tiene lontane. Sono però inutili le monete de 1 o 2 centesimi di euro, perché composte una lega».

Qualche aiuto arriva da altri animali: «I pesci e i pipistrelli le mangiano. E la lotta biologica, diffusa anche in campo agrario, utilizza il bacillus thuringiensis, batterio entomopatogeno che viene nel terreno, le cui spore sono in grado di uccidere gli insetti».

enrico ferrari


Level Triple-A conformance icon, W3C-WAI Web Content Accessibility Guidelines 1.0           Copyright 2014 La Stampa           Bobby WorldWide Approved AAA