ebook di Fulvio Romano

domenica 29 giugno 2014

Processo civile telematico ai blocchi di partenza (basta carta e code in cancelleria?)

LA STAMPA

Italia

Parte il processo civile telematico

Niente più carta e code in cancelleria

Il D-Day del processo civile telematico è arrivato. Da domani i tribunali entrano nell’era digitale. Ci sono state però file nelle ultime ore per il deposito di atti cartacei. C’era da aspettarselo. I Consigli degli Ordini degli avvocati avevano invitato gli iscritti a non intasare i tribunali. Ma tant’è. «Diciamo che tutti gli atti quasi pronti, sono stati ultimati in corsa...», ironizza Nicoletta Giorgi, presidente dell’associazione giovani avvocati.

Non sarà un passaggio indolore, il salto nella telematica. Specie per chi veste la toga da molti anni e si è formato quando il computer era ancora una rarità. «Nell’ultimo mese - racconta ancora la Giorgi - ci sono stati moltissimi corsi di formazione. Per tanti è stata una corsa contro il tempo. Dal tipo di domande, abbiamo capito che la frattura generazionale esiste eccome. I giovani sono ovviamente più pronti, più curiosi, e anche più speranzosi in questa riforma. Capirete, con tutto le file che possono risparmiarsi. E poi, non sono proprio i giovani avvocati quelli che incontrate davanti alle cancellerie?».

La rivoluzione digitale nasce qui. In estrema sintesi: si eleva il proprio domicilio digitale e si indica un indirizzo Pec (posta elettronica certificata); il deposito degli atti attraverso Internet diventa obbligatorio a partire dal 30 giugno per le cause che inizieranno dopo tale data; per le cause pendenti, l’obbligo decorre dal 31 dicembre. Le notifiche telematiche le farà poi l’avvocato dal suo studio attraverso la “consolle”, ossia un software specifico, dalle ore 7 alle 21. Il deposito telematico di atti potrà invece essere effettuato nell’arco di tutte le 24 ore. Il verbale di udienza telematico non dovrà essere firmato dai testimoni o dagli altri intervenuti. Per il rilascio delle copie, tutti i soggetti abilitati a conoscere gli atti di causa potranno prelevare (e gratuitamente) la copia informatica di atti presenti nei fascicoli informatici e questa sarà considerata equivalente all’originale.

Il passaggio dal cartaceo al digitale a qualcuno fa paura, ci sono dubbi che tutti i tribunali siano pronti, e c’è chi aspetta al varco il sistema elettronico, al punto che in via Arenula da domani siederà in permanenza una task-force composta da personale amministrativo, tecnici informatici, avvocati indicati dal Consiglio nazionale forense e magistrati. Una squadra d’emergenza che sarà a disposizione di tribunali e Consigli dell’Ordine qualora insorgano problemi.

«Il ministero - dice il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri - punta molto sul processo civile telematico perchè è un’occasione per iniziare una nuova fase di modernizzazione e semplificazione della giustizia civile. La digitalizzazione consentirà alle parti processuali, al personale amministrativo ed ai magistrati di migliorare la qualità del lavoro, di semplificare la loro attività, e ci consentirà di recuperare risorse importanti che potranno essere investite sempre nel servizio giustizia».

E ora, lanciando il cuore oltre l’ostacolo, si prevede di passare alla digitalizzazione anche per il processo tributario, contabile e amministrativo. C’è un articolo del recente decreto 90 che prevede l’uso delle modalità telematiche nel processo tributario consentendo un cospicuo risparmio dei costi sostenuti per l’utilizzo dei servizi postali. E la parte processuale che non si avvale di difesa tecnica, potrà indicare nel ricorso un indirizzo di posta certificata dove ricevere le proprie comunicazioni processuali. [fra. gri.]