ebook di Fulvio Romano

domenica 18 agosto 2013

E adesso la destra scopre la politica 2.0...

LA STAMPA

Italia

Tutti sui social e lezioni con gli esperti

Pdl e Lega “scoprono” la politica 2.0

A settembre il nuovo sito di Forza Italia e il Carroccio” istruisce” i parlamentari

L’ultimo aggiornamento del sito di Forza Italia risale al novembre 2007. «Il governo Prodi nella sua precarietà è pericoloso», sentenziava quel giorno Cicchitto. Poi Berlusconi salì sul predellino in piazza San Babila e cambiò tutto: nome del partito, alleanze, logo e pure portale Internet. Oggi il cerchio virtuale si chiude: mentre il capo archivia il Pdl e rispolvera la sua prima creatura politica, in rete c’è già chi prepara la trasmigrazione. «Il passaggio avverrà a settembre», annuncia Antonio Palmieri, deputato responsabile della comunicazione online berlusconiana. Funzionerà così: chi digiterà «pdl.it» su Internet verrà reindirizzato al nuovo sito «forzaitalia.it». Poi ci sono i social: «Abbiamo contattato Twitter per creare un nuovo account verificato di Forza Italia. Ma la vera interazione con i militanti avviene su Facebook», spiega Palmieri.

A ben guardare tutto il centrodestra si sta convertendo alla politica 2.0. Una conversione a inseguire: Renzi, Civati, Vendola, Pisapia e Zingaretti da anni imperversano con discreto successo sui social. Per non parlare di Grillo e Casaleggio, che hanno trasformato i meetup virtuali in un movimento politico. Ora pare che a destra siano stufi di fare da spettatori: a cominciare da Alemanno, che in rete raccoglie adesioni al suo nuovo manifesto politico.

Gli ultimi arrivati sono i leghisti. Il sindaco di Verona Flavio Tosi prepara il salto nell’arena politica nazionale arruolando Marco Benatti, «guru» digitale e presidente dell’agenzia FullSix. «Io il Casaleggio di Tosi? No, perché non ho le sue ambizioni di voler predire il futuro dell’umanità», risponde il manager al telefono da Singapore. «Il mio lavoro sarà più simile a quello fatto da Giorgio Gori per Renzi. Non ho votato Carroccio, oggi la ricetta giusta è “più fatti e meno ideologie”». Anche la «Lega 2.0» di Maroni sembra preferire le piazze virtuali al prato di Pontida. La comunicazione online è nelle mani di Stefano Fantinelli, che su Twitter si definisce «community manager» del Carroccio. «Siamo partiti con anni di ritardo», ammette. «Adesso la sfida è portare su Facebook e Twitter tutti i parlamentari. Tre settimane fa sono stato a Roma per la prima lezione di politica 2.0 a deputati e senatori – rivela Fantinelli -. C’è molto lavoro da fare, in pochi sapevano che cosa fosse un hashtag».

L’altra notizia è che su Internet il Cavaliere è già in campagna elettorale. La grancassa mediatica lavora a pieno regime in vista del ritorno al «brand» Forza Italia. Sui siti da lunedì scorso campeggia lo slogan «Partecipa anche tu alla campagna “Ancora in campo per l’Italia”». Il vecchio logo è tornato ad affiancare il simbolo del Pdl sulla pagina ufficiale del partito. Ai 260 mila iscritti di forzasilvio.it è stata recapitata una mail con i compiti per le vacanze: coinvolgere amici e conoscenti.

I parlamentari partecipano ringalluzziti alla mobilitazione virtuale. Elio Vito pubblica una sua foto d’annata con la spilla di Forza Italia e qualche capello in più. Giancarlo Galan posta l’immagine dei nuovi manifesti. «Rieccoci», scrive Lucio Malan. Anche le nuove leve si danno da fare. «C’eravamo, ci siamo, ci saremo», twitta Laura Comi. Annagrazia Calabria - che quando nasceva Forza Italia faceva la quinta elementare - cinguetta convinta: «Silvio ci ha insegnato ad amare l’Italia. Tutti i giovani di FI sono al suo fianco». Su YouTube qualcuno ha ripubblicato l’inno del 1993, musica di Serio Renato e parole di Berlusconi Silvio: «Per fare e per crescere … e siamo tantissimi...». Per ora l’effetto vintage non funziona: appena 770 visualizzazioni.

gabriele martini


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