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Nei secoli infedele
Basta parlare di Berlusconi. Parliamo di due icone dell’Italia nel mondo: Monica Bellucci e Scilipoti. Bellucci si è separata da Vincent Cassel dopo quattordici anni di coppia aperta e invidiata. Scilipoti, molto più inquieto o forse solo più corteggiato, in caso di caduta del governo delle poche pretese già minaccia di porre fine al matrimonio-lampo con il munifico Silvio per accomodarsi responsabilmente all’ombra di Enrico Letta. Sono tempi convulsi, in cui la tenuta della passione è sottoposta a pressioni feroci. Era facile giurare fedeltà eterna al re o al coniuge quando, tra guerre e pestilenze, la vita media sfiorava i trent’anni. Oggi, grazie ai progressi della medicina e agli eccessi della Santanché, un monogamo in buona fede corre il rischio di dover sopportare lo stesso partner o lo stesso leader fino alla centesima edizione di Porta a Porta.
Così l’amore si adegua, la fedeltà si trasforma. Bellucci ha fatto sapere che nonostante la separazione dal marito rimarrà legata alla famiglia. Scilipoti alla poltrona.
Massimo Gramellini