ebook di Fulvio Romano

martedì 27 agosto 2013

Dal concorso dei precari alla Agenzia per la spesa di 100 miliardi....

LA STAMPA

Italia

Via ai concorsi per migliaia di precari

Pubblico impiego, varato il decreto legge per la stabilizzazione. Tagliate del venti per cento le auto blu

Enrico Letta ha mostrato un certo coraggio nell’affermare che con il decreto legge varato ieri dal Consiglio dei ministri «è stata data una soluzione definitiva al problema del precariato nelle pubbliche amministrazioni». Presto o tardi sapremo se questa impegnativa promessa verrà davvero mantenuta. Intanto però il governo delle larghe intese - nonostante la tempesta politica in corso - supera il primo banco di prova di questa settimana durissima: al termine di una riunione che tutti descrivono come decisamente tranquilla, il governo ha approvato un decreto legge e un disegno di legge che contengono numerose novità grandi e piccole. Prima tra tutte (appunto) una soluzione per inserire nell’organico della pubblica amministrazione attraverso concorsi «speciali» decine di migliaia di dipendenti con contratti a termine in scadenza a fine anno. Sono esclusi (almeno per ora) i cocopro.

Chissà se il segnale distensivo che emerge dal Consiglio dei ministri di ieri ha davvero un significato politico. Ne sapremo di più nelle prossime ore: domani si terrà un’altra, delicatissima, riunione di governo con argomento la riforma dell’Imu.

Nel merito, il premier Enrico Letta spiega che con la riforma preparata dal ministro della Pubblica amministrazione Gianpiero D’Alia si eviteranno «le scorciatoie che permettevano di eludere il concorso per entrare nell’impiego pubblico. Ci sarà una selezione per stabilizzare i precari e verrà fatto un censimento per tutte le situazioni di precariato nella Pubblica amministrazione. Ci sarà un ulteriore taglio del 20% delle auto blu. Superiamo anche le difficoltà di applicazione del cosiddetto Sistri (il sistema per lo smaltimento dei rifiuti)». Il presidente del Consiglio ha poi ammesso che «purtroppo non riusciremo a usare in questi sette anni tutte le risorse disponibili dai fondi strutturali europei». Nel pacchetto sulla pubblica amministrazione c’è anche l’assunzione di 1000 vigili del fuoco, definito da Letta «un segnale di attenzione ai problemi del nostro territorio». «Con il decreto - ha sottolineato il presidente del Consiglio - rafforziamo la lotta alla corruzione, la prevenzione alla corruzione e la trasparenza nella Pubblica Amministrazione attraverso una razionalizzazione. Abbiamo deciso di concentrare nella Civit tutte queste funzioni, in modo che diventi un soggetto dedicato esclusivamente al compito della lotta e della prevenzione alla corruzione».

Tra le altre misure contenute nel decreto, la possibilità per il ministero dei Beni culturali di assumere 150 persone nel 2013; un nuovo giro di vite sulle spese per auto blu e consulenze esterne, con l’obiettivo di ridurre i costi attuali (rispettivamente 1 e 1,2 miliardi) del 20%. C’è poi una riforma che consentirà di censire il personale delle circa 7000 società partecipate da amministrazioni locali e centrali (un altro modo, spiega D’Alia, con cui si sono aggirati i vincoli alle assunzioni), e che soprattutto ne consentirà la ristrutturazione. Al via anche una semplificazione delle procedure per l’ingresso in ruolo dei ricercatori negli enti di ricerca.

E infine, la novità forse meno «immediata» ma più importante dal punto di vista delle quantità: con il varo dell’Agenzia per la Coesione Territoriale (sotto l’egida di Palazzo Chigi) si massimizzerà la capacità di spesa dei fondi strutturali europei con un coordinamento centrale che finora mancava. Parliamo di circa 30 miliardi di euro, cui potranno aggiungersi altri 30 di cofinanziamento nazionale e circa 40-50 miliardi del fondo di sviluppo e coesione.

roberto giovannini


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