ebook di Fulvio Romano

mercoledì 21 agosto 2013

Il cancelliere austriaco Faymann: " Mai pensato che B. sia un garante della stabilità"

Alfano da Letta per l’ultima mediazione

Il premier: “Paradossale aprire la crisi”

Il segretario e i capigruppo del Pdl 
in giornata a Palazzo Chigi. Il capo 
del governo: «Serve lungimiranza 
confido nella responsabilità di tutti»

Per il governo potrebbe essere il giorno della resa dei conti. Angelino Alfano incontra Enrico Letta per scongiurare la crisi. Il vertice, a cui sono presenti anche i capigruppo del Pdl di Senato e Camera Renato Schifani e Renato Brunetta è in programma per il pomeriggio a Palazzo Chigi. 


 

L’AVVERTIMENTO DEL PREMIER  

In mattinata da Vienna intanto Enrico Letta ha lanciato un messaggio netto al Cavaliere: sarebbe «paradossale» avvitarsi in «questioni interne» ora che «la terra promessa» della ripresa è così vicina. Il premier continua quindi a ripetere che l’unica via di uscita dalla crisi è la «stabilità » di governo e, in vista del faccia a faccia del pomeriggio con Alfano ha cercato di allontanare le nubi di una crisi, questa volta politica, appellandosi alla «responsabilità e lungimiranza di tutti’ e dicendosi certo che «le difficoltà siano superabili». 

 

STABILITA’ A RISCHIO  

Letta ha trovato l’immediata sponda nel cancelliere Austriaco Werner Faymann che senza troppi giri di parole ha risposto così ad una domanda su Berlusconi: «L’ho conosciuto e non ho mai pensato che sia un garante della stabilità, per cui sono contento di aver incontrato il presidente Letta che sta andando nella giusta direzione». Come dire, anche i paesi virtuosi d’Europa puntano sulla stabilità dell’Italia. Anche perché, ha ricordato Letta in conferenza stampa, le sfide da affrontare per lasciarsi alle spalle la crisi economica sono molte, a partire dalla lotta alla disoccupazione, che sarà «il cuore del semestre di presidenza italiana» a Bruxelles, insieme all’unione bancaria che, ha sottolineato il premier, «se fosse esistita tre anni fa e fosse stata già funzionante» ci avrebbe fatto «evitare di spendere in Europa decine di miliardi di euro che avremmo potuto utilizzare in altro modo». 

 

“NON AVVITARSI SU QUESTIONI DI POLITICA INTERNA”  

Ma il problema principale da risolvere, per ottenere questi risultati, ora è in casa. «Penso che il nostro paese - ha detto Letta rispondendo ad una domanda sulla tenuta del governo - abbia davanti grandissime opportunità, confido nella responsabilità e nella lungimiranza di tutti, sarebbe paradossale se ora, dopo che l’Italia ha tenuto duro nei momenti più difficili della crisi, finissimo per avvitarci su questioni di politica interna».