ebook di Fulvio Romano

mercoledì 15 novembre 2017

Draghi e i lettori dei giornali tedeschi tenuti in una bolla

LA STAMPA

Economia


I lettori chiusi in una bolla senza accesso ai media internazionali perché non conoscono l’inglese, i giornali che ne approfittano per perpetuare un’informazione distorta sull’Europa. A denunciarlo è il presidente della Bce, Mario Draghi (foto), che dà una sonora strapazzata ad alcune testate nazionali di paesi europei «al riparo dallo scrutinio internazionale». Non fa nomi, ma più d’uno vi legge riferimenti alla stampa tedesca e olandese che da anni lo attacca senza sosta. La sede in cui il presidente della Bce si toglie il sassolino dalla scarpa non è un forum dell’Eurotower a Francoforte sul tema - questo sì calzante - della comunicazione. Accanto a lui i colleghi Janet Yellen (Fed), Hirohiko Kuroda (Bank of Japan) e Mark Carney (Banca d’Inghilterra). Gli chiedono: come fa la Bce a gestire le critiche della stampa tedesca contro il quantitative easing? «Non darei troppa importanza a queste critiche che riceviamo, appartengono a una minoranza. In vari paesi, alcuni in particolare, certi giornali sono protetti dallo scrutinio internazionale perché usano la lingua nazionale e mandano costantemente da anni, anni e anni lo stesso messaggio a prescindere dalla realtà». E ancora: «I loro lettori, se non hanno altre fonti di informazione, pensano che la realtà sia di un colore mentre è di un altro colore».