ebook di Fulvio Romano

domenica 11 agosto 2013

Esodati e cassa in deroga, i soldi sono alla fine...

LA STAMPA

Italia

Esodati e cassa in deroga i soldi stanno finendo

Pd in pressing sul governo

Per i sussidi, l’ipotesi di far pagare chi ne beneficia

Si può dire che sono le artiglierie pesanti con cui il Partito democratico vuole stroncare l’assalto del Pdl sull’abolizione totale dell’Imu prima casa. Stiamo parlando di due questioni apparentemente scomparse dai radar del sistema dell’informazione ma che esistono: gli «esodati» e il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. Questioni che stanno tornando in cima alle priorità del governo Letta.

Bisogna chiarire che non è solo per l’inadeguatezza dei media o la perfidia dei politici che due questioni che sembravano tanto drammatiche e urgenti pochi mesi fa sono sparite dall’orizzonte. Per gli esodati, cioè le persone che si erano dimesse dal loro posto per andare in pensione, e che per effetto della riforma Fornero sono rimasti senza più impiego né assegno previdenziale, bisogna dire che tra i 130 mila già «salvaguardati» ci sono molti di coloro che si trovavano a metà del guado per il 2012-2013. Ovviamente, gli altri confidano in una soluzione prima che il problema si presenti per loro. Per la Cig in deroga - ovvero quella non finanziata da imprese e lavoratori, che riguarda i settori produttivi che prima della riforma non avevano diritto a questo ammortizzatore sociale - vale più o meno lo stesso discorso. Con il decreto legge di fine maggio con cui si è congelata l’Imu, il governo ha rifinanziato il fondo con un miliardo. Soldi con cui sono stati pagate le indennità della prima parte del 2013.

Il guaio è che nell’uno e nell’altro caso i nodi stanno tornando al pettine. Cominciano a farsi risentire le grida di dolore di persone senza più posto di lavoro e senza accesso alla pensione. E visto che la crisi continua a macinare posti di lavoro e a bloccare la produzione, i soldi della Cig in deroga per il 2013 stanno già finendo. La Toscana ha esaurito la sua dotazione da settimane. E si continuano a firmare accordi che prevedono Cig in deroga per la quale non ci sono fondi.

Secondo i calcoli più accreditati, per la Cig in deroga servirà almeno un altro miliardo, se non un miliardo e mezzo. A meno di voler introdurre un contributo a carico delle imprese e dei lavoratori che beneficiano di questo ammortizzatore. Per gli esodati bisogna vedere quale platea si vuole considerare: i sindacati parlano di almeno altre 250 mila persone coinvolte di qui al 2019 e senza «salvaguardia». Ma in un’intervista il ministro del Lavoro Enrico Giovannini ha detto che «siamo in presenza di una situazione ancora grave per le persone interessate, ma con numeri ben lontani da quanto detto in passato. A settembre contiamo di fare un ulteriore intervento per 20-30 mila soggetti, che dovrebbe grosso modo esaurire la platea». In ogni caso, serviranno molti soldi.

Ecco dunque perché da un paio di giorni tutti i grossi calibri del Pd hanno cominciato a sparare contro il Pdl in nome di esodati e cassintegrati. Per il ministro dei Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini «in cima alla gerarchia della disperazione ci sono i cinquantenni disoccupati e gli esodati». Il suo collega degli Affari regionali Graziano Delrio dice che «non si può regalare l’Imu a coloro che sono ricchi, non ha senso con le emergenze sociali che abbiamo, con gli esodati, con la cassa integrazione da rifinanziare». Per il viceministro all’Economia Stefano Fassina «adempiere alla promessa berlusconiana sull’Imu vuol dire lasciare senza indennità centinaia di migliaia di lavoratori, o ancora abbandonare a loro stessi decine di migliaia di esodati». «Se si consumano 4 miliardi di euro per togliere l’Imu a tutti, resteranno risorse per rifinanziare la Cig in deroga nel 2013 e per correggere la riforma delle pensioni?», dice l’ex ministro Cesare Damiano.

roberto giovannini


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