ebook di Fulvio Romano

sabato 12 luglio 2014

Ponente ligure: clima e crisi colpiscono gli alberghi a due-tre stelle

LA STAMPA

Savona

grido d’allarme crisi, maltempo e mancanza di promozione minacciano la stagione estiva

“Il turismo sta crollando”

Appello del presidente dell’Unione provinciale albergatori Franca Cappelluto

Non sono solo le nuvole di questo pazzo luglio a minacciare il turismo savonese. A gettare ombre e brividi di freddo sono, soprattutto, le onde lunghe di una crisi che prosegue, a prima vista inarrestabile. A lanciare un grido d’allarme, l’ennesimo purtroppo, è Franca Cappelluto, presidente dell’Unione provinciale albergatori: «Stiamo registrando un crollo del turismo italiano, non compensato dagli arrivi stranieri», è in sintesi la fotografia di un disastro economico.

I più colpiti sono gli alberghi a due e tre stelle, in pratica la spina dorsale del turismo savonese. «I grandi complessi turistici, gli alberghi a 5 stelle, quelli a picco sul mare sentono la crisi ma, in generale, riescono a contrastarla. Il problema è che nella nostra provincia queste tipologie alberghiere sono veramente poche, il grosso è composto da hotel con 2 o 3 stelle, quelli più colpiti dalla crisi». A livello di numeri si parla di un calo nelle presenze tra il 20 e il 30 per cento rispetto allo scorso anno. Un calo che si riflette anche sull’occupazione, si calcola che solo questa estate siano stati persi almeno 400 posti di lavoro negli alberghi provinciali.

«A preoccupare è soprattutto il futuro. Parlando con i colleghi sento che molti hanno intenzione di chiudere la parte cucina e sala e trasformare gli alberghi in altre tipologie turistiche, con meno spese e meno personale. Del resto veniamo da una crisi lunghissima, si sperava in questi tre mesi estivi ma siamo a luglio è ancora le camere non si riempiono. Mancano i soldi, il tempo non ci aiuta, mille cause e concause che comunque ci stanno strozzando», sottolinea Carlo Scrivano, direttore dell’Unione albergatori.

Un declino inesorabile? «Non mi arrendo a questa idea e, come me, la maggior parte dei miei colleghi. Abbiamo però bisogno di aiuto da parte delle istituzioni. In un momento come questo abbiamo bisogno che la pressione fiscale sia alleggerita per evitare che il prossimo inverno molti alberghi non aprano. Ma questo è solo il primo, il più urgente, dei provvedimenti da prendere. Poi, e noi albergatori siamo disponibili, dobbiamo pensare ad una nuova strategia per fare conoscere la nostra Riviera e richiamare turisti. In questo momento, con la concorrenza di siti, portali, zone emergenti, crisi economica, nessuno di noi può da solo farsi conoscere. Abbiamo la necessità di fare una grande operazione di promozione soprattutto sui mercati stranieri, europei, per rilanciare l’appeal del nostro territorio. Lo so, sono anni se non decenni, che si parla di fare sistema, di strategie di comunicazione e via dicendo. Oggi è arrivato il tempo di concretizzare il tutto e noi albergatori siamo pronti. Bisogna però fare in fretta, lavorare già da ieri, non da domani perchè il tempo a nostra disposizione sta finendo e la posta in gioco, in termini di occupazione, indotto, benessere per l’intera provincia è troppo alta per permetterci una sconfitta», conclude Franca Cappelluto.

stefano pezzini


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