ebook di Fulvio Romano

venerdì 25 luglio 2014

È Imperia la cassaforte del turismo straniero...

LA STAMPA

Imperia

Turisti stranieri, Imperia “cassaforte”

In Liguria è la provincia in cui i visitatori esteri spendono di più: 594 milioni in un anno, il 39,9% della regione

In un panorama tutt’altro che confortante e nel bel messo di una stagione estiva caratterizzata dalle nuvole, che stanno scoraggiando molti villeggianti dell’ultim’ora, il Report dell’economia provinciale tracciato dalla Cgil alla Camera di commercio imperiese ha riservato uno squarcio di sereno. Mentre gli italiani continuano purtroppo a calare, a csua di crisi e incertezza, i turisti esteri sono in aumento e crescono in particolare quelli che spendono di più, come indicano le cifre della Banca d’Italia, esposte duranta la presentazione del report dal presidente dell’ente camerale, il notaio Franco Amadeo.

Spiega Amadeo: «Esaminando le spese fatte dai turisti esteri in Liguria, l’Imperiese è al primo posto con il 39,9 per cento, pari a 594 milioni in un anno, su una cifra complessiva di 1489. Il numero supera la provincia di Genova, con 450 milioni, e anche il Savonese, che pure vanta un totale di visitatori più alto rispetto a noi ma si frema a quota 228 milioni. Questo indica come chi sceglie il nostro comprensorio spenda di più. I russi, gli olandesi, gli svizzeri, tutti in salita nei dati dell’anno scorso, hanno maggiori disponibilità economiche. Dobbiamo puntare sempre di più su di loro».

L’indagine economica della Camera del lavoro fotografa un inequivocabile salita dei turisti in arrivo da oltre frontiera. Le loro giornate di presenza, rispetto al 2012, sono crescite del 5,8% (1 milione e 250.603 contro 1 milione e 181.621), ma il -7,8% di turisti italiani, con soggiorni scesi da 1 milione e 930.214 giornate e a 1 milion e 779.524) condanna la Riviera a un totale con segno negativo: -2,6 per cento, mentre la Liguria si salava per il rotto della cuffia, arrivando a un misero +0,1%, sempre grazie ai villeggianti esteri.

I clienti di altre nazioni che hanno fatto tappa nell’Imperiese sono aumentati ancora di più: +9,2 per cento (343.583 contro i 314.652 dell’anno precednete) ma anche in questo caso, il -7% dei turisti italiani, che restano i più numerosi ma sono precipitato da 445.464 a 414.390, porta la quota complessiva a -0,3%, contro a un 3% ligure.

In generale, i maggiori aumenti nei flussi turistici riguardano i russi, gli svedesi e i romeni.

Queste «schiarite» non salvano il comparto dal temporale. Prosegue Amadeo: «Nel 2014 era prevista una crescita di arrivi e presenze, ma il maltempo diffuso di ha penalizzato durante i ponti primaverili e anche in questo primo scorci di stagione estiva Dobbiamo anche prendere atto che è ormai cambiato il tipo di turismo. Un tempo le famiglie trascorrevano periodi lunghi ed erano abitudinario: tornavano sempre nella stessa struttura ricettiva, anno dopo anno. Ora si tende a cambiare. Inoltre abbiamo perso il turismo invernale, che un tempo era molto vivo». Questo particolare è provato dal fatto che gli alberghi hanno ormai esteso i periodi di chiusura e aumentato il tasso di stagionalità. In questo modo, però, è scomparsa una vasta fetta di clientela, che approfittava del clima mite per svernare, soprattutto dalle località del Nord Ovest, tradizionale bacino di una sempre più sfiorita Riviera dei Fiori.

enrico ferrari


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