Savona
CAIRO M. RESTI DI UNA CHIESA INCUSTODITA ALLE FORNACI
L’affresco di Santa Margherita
rischia di sparire per sempre
La lettera denuncia di Guido Araldo pubblicata nei giorni scorsi sul pessimo stato della cappella dedicata a Santa Margherita di Antiochia non ha colto di sorpresa i cairesi.
Molti anziani infatti ricordano che fino agli Anni Cinquanta una volta all’anno una processione raggiungeva la chiesetta che si trova sopra la cava delle Fornaci e dove si trova un affresco dell’ultimo periodo gotico che rappresenta la Santa e il drago risalente alla metà del Quattrocento.
Ora anche la strada che porta alla cappella è difficilmente percorribile e i ruderi sono praticamente circondati dal bosco, il che renderebbe difficile eventuali interventi di ripristino, ammesso che qualcuno voglia intervenire.
Dice il professor Lorenzo Chiarlone: «Volontari e fedeli vorrebbero far qualcosa ma non ne hanno titolo, né si sa chi dovrebbe farsene carico. Infatti non risulta identificabile la proprietà dell’immobile: la chiesa di Santa Margherita non è di pertinenza della parrocchia né della diocesi, né risulta tra i beni della famiglia proprietaria del terreno su cui sorge l’edificio religioso, che pare non risulti nemmeno registrato al catasto».
Il tetto della cappella è crollato ormai da anni e qualcuno ha cercato di proteggere l’affresco con una vecchia porta ma, se non si interverrà in tempi brevissimi quello che il professor Federico Patetta, accademico d’Italia definì «il più antico ritratto della santa» andrà irrimediabilmente distrutto e con lui una delle preziose testimonianze della storia medievale della città di Cairo Montenotte.
GIAN PAOLO CARLINI