Gli impianti di risalita di Limone Piemonte (Cuneo) potrebbero rimanere chiusi durante la prossima stagione invernale. «Non è una minaccia – precisa Gianni Morzenti, consigliere delegato di Lift (la società che gestisce gli impianti) – ma un percorso obbligato, nel caso in cui non venissero realizzati i lavori per ampliare la strada che ci collega con il fondovalle». Il problema nasce, e si acuisce, per la ritardata realizzazione del raddoppio del tunnel del Tenda, che collega con la Francia.
Dopo anni di chiacchiere e di indecisioni, si è arrivati alla scelta di realizzare una seconda canna a fianco di quella già esistente, che sarà ampliata. Con il nuovo tunnel si andrà verso la Francia e con quello già esistente si verrà in Italia. «Tempo previsto – aggiunge Morzenti - per realizzare l'opera? 7 anni. Quando il tunnel originario è stato realizzato, con pale e picconi, a fine dell'800 sono stati sufficienti meno di 3 anni».
Nel frattempo il tunnel è transitabile a senso unico alternato, con un semaforo che regola i flussi ed obbliga a lunghe soste. Non proprio l'ideale per i turisti francesi che vogliono raggiungere la stazione sciistica di Limone «e che rappresentano il 30% del totale di chi utilizza i nostri impianti», precisa Morzenti. Mentre gli italiani che salgono da Cuneo dovranno convivere con i camion ed i mezzi da lavoro impegnati per il tunnel. Per questo la società degli impianti, ma anche i Comuni ed i commercianti avevano chiesto da tempo che fosse ampliata la strada esistente, in modo da ridurre i disagi. Non se n'é fatto nulla. Ora l'Anas assicura che si potrà intervenire ma, considerando che si è arrivati ormai a ridosso di agosto e che in montagna i lavori possono essere realizzati solo sino alle prime nevicate, la prossima stagione invernale appare compromessa. Mentre già la stagione estiva sta pagando i disagi dei collegamenti che si aggiungono al maltempo.