ebook di Fulvio Romano

mercoledì 30 luglio 2014

Della Valle: la Costituzione di Einaudi non lasciamola cambiare all'ultimo arrivato seduto al bar (grande Diego,)


da Huffington post

L'ultimo arrivato seduto al bar con un gelato in mano non può pensare di poter cambiare la Costituzione scritta da Einaudi. E' questo il pensiero di Diego Della Valle che, prima in conferenza stampa poi in un'intervista al Fatto Quotidiano, parla della riforma del Senato che si sta discutendo a Palazzo Madama. Il patron di Tod's non fa nomi ma non nasconde la sua opinione sul ddl Boschi: "Se lei mi vuole chiedere se la Costituzione, scritta da Einaudi, la farei riscrivere da qualche vecchio marpione della politica le dico solo che è una vergogna pensarlo". E quindi lancia il suo appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "Presidente, la Costituzione è stata scritta da persone come Einaudi, non la facciamo cambiare dall'ultimo arrivato che seduto in un bar con un gelato in mano decide cosa fare. Su queste cose bisogna stare molto attenti".

"Bisogna rimettere la palla al centro - ha continuato l'imprenditore - e questo significa occuparsi delle famiglie italiane, soprattutto di quelle che hanno più bisogno, significa occuparsi di sicurezza, lavoro, occupazione e cultura. Mi auguro che il governo lo faccia. A settembre ci presenteremo per chiedere come stanno le cose, vogliamo conoscere nero su bianco, quali sono le misure per la crescita, qual è il piano industriale per il Paese. Il resto è aria fritta". Anche il patto Renzi-Berlusconi? "Non c'è dubbio".

L'occasione per parlare della riforma del Senato è la conclusione della prima fase dei lavori di restauro del Colosseo: "Apriamo i giornali tutti i giorni e leggere intere pagine dove anche noi, che siamo più navigati, non capiamo niente mi sembra una roba assurda". E aggiunge: "La Costituzione appartiene a noi e i cittadini devono decidere come e se cambiarla, le persone da eleggere le vogliamo scegliere noi".