ebook di Fulvio Romano

lunedì 5 agosto 2013

L'invasione delle cavallette nella pianura padana

L’invasione delle cavallette

“In pericolo vigneti e mais”

L’allarme lanciato dai coltivatori in tutta la Pianura Padana

Dopo l’allarme caldo ora il pericolo per i campi sono le cavallette. Una vera e propria invasione che sta preoccupando gli agricoltori e che rischia di mettere in pericolo le viti e il mais in tutta la Pianura Padana. Tutta colpa delle vampate di calore provenienti dall’Africa e che colpirà la pianura per i prossimi giorni. A lanciare l’allarme è Coldiretti. «Le condizioni climatiche hanno favorito - sottolinea l’associazione - uno sviluppo anomalo di questi insetti che ricordano le “invasioni bibliche” del passato e causano gravissimi danni alle campagne, ma che possono raggiungere anche le città. Essendo polifaghe, se numerose le cavallette possono danneggiare non solo le piante spontanee, ma anche il mais e la vite e i prodotti dell’orto».

Ad essere colpiti sono soprattutto gli ortaggi, ma anche l’erba medica e, in generale, i foraggi per gli animali mentre non sono risparmiate neanche le foglie di vite. In questi giorni di caldo umido le cavallette si sono moltiplicate a dismisura e sono affamate: con il loro micidiale apparato masticatore nel giro di pochi giorni sono in grado di divorare decine di ettari di coltivazioni. «Abbiamo già visto gli insetti tra i nostri filari di viti- racconta Paride Iaretti, viticoltore di Gattinara -. Stiamo monitorando la situazione anche se per ora le abbiamo notate solo nella parte a sud dei nostri terreni. Proprio dove arriva più sole».

Un’invasione che rischia di non lasciare indenne neanche la città dove già gli insetti, anche di grosse dimensioni, sono stati segnalati. «Per fermare l’invasione non è sufficiente intervenire con i normali strumenti colturali a disposizione delle aziende agricole ma – sostiene Coldiretti – bisogna invece agire direttamente nei luoghi di diffusione e proliferazione. Le infestazioni di cavallette dipendono anche dall’abbandono delle zone collinari e montane con l´aumento degli incolti degradati, l’habitat ideale per la riproduzione delle cavallette, favorita da inverni miti e scarsamente piovosi».

Insomma: un problema che potrebbe aumentare con il caldo afoso previsto per i prossimi giorni che non darà tregua. Una vera e propria piaga per gli agricoltori, già in periodo di crisi.